I fisioterapisti lombardi sul piede di guerra

Manifestazione di protesta organizzata dall'AIFI per contestare la legge che equipara il titolo di laurea in scienze motorie

Riceviamo e pubblichiamo

L’AIFI REGIONE LOMBARDIA informa che ha organizzato per la giornata di Sabato 11 febbraio 2006 alle ore 11 presso la Piazza del Duomo di Milano un PRESIDIO DI PROTESTA.

 

Tale manifestazione, organizzata a scopo informativo, si rende assolutamente necessaria in quanto i Fisioterapisti lombardi, denunciano ufficialmente, con l’approvazione della Legge 6293, licenziata dalla Camera dei Deputati nella seduta del 02 febbraio, un atto esplicitamente lesivo della salute dei cittadini.

 

Il testo, infatti contiene una scandalosa equipollenza del titolo di laurea in scienze motorie alla laurea in fisioterapia:

«Il diploma di laurea in Scienze Motorie è equipollente al diploma di laurea in Fisioterapia, se il diplomato abbia conseguito attestato di frequenza ad idoneo corso su paziente, da istituire con decreto ministeriale,  presso le Università».

 

Questa norma ipotizza per  una figura non sanitaria,  con un percorso formativo differente, la possibilità di eseguire  prestazioni  riabilitative per le quali non ha né la preparazione né la competenza; il prevedere la frequenza ad un semplice corso su paziente rende ancora più evidente l’ approssimazione e la mancanza di attenzione dei firmatari politici di questa legge iniqua. La sola formazione di base del fisioterapista (accesso a numero chiuso), prevede  4500 ore, dedicate alla prevenzione, cura e riabilitazione,  sia teoriche che clinico- pratiche, effettuando tirocini in strutture sanitarie del Sistema Sanitario Nazionale. Si aggiunga poi l’obbligo di formazione continua per aggiornamento delle conoscenze e per garantire la qualità delle prestazioni.

 

Il professionista sanitario è tenuto ad una formazione di alto livello continuamente verificata ed assicurata all’utenza. Si può comprendere come il  pericolo insito in questo provvedimento abbia sollevato le proteste non solo dei sanitari e dei sindacati,  ma anche dei rappresentanti  degli utenti e dei cittadini,   che hanno tempestato il Parlamento ed il Governo con richieste di stralcio della vergognosa proposta”.

 

L’AIFI  REGIONE LOMBARDIA intende informare tutta la cittadinanza che continuerà nelle  sedi opportune a manifestare ed opporsi fermamente alla esecutività del provvedimento.  

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Febbraio 2006
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