Manicomio criminale per l’infanticida di Uboldo

La ragazza, malata di mente, era incapace di intendere e volere al momento del delitto

A dramma si aggiunge dramma. Cinque anni di confinamento nell’istituto psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere è quanto la magistratura, nella persona del gup Donatella Banci del tribunale di Busto Arsizio, ha disposto per la 23enne , S. M., che nel marzo scorso assassinò nella sua casa di Uboldo il proprio bambino appena partorito, soffocandolo dentro un sacchetto di plastica.

I consulenti psichiatrici chiamati dalla magistratura ad esaminare la giovane hanno rilevato in lei una grave psicosi con stati di delirio, tale da renderla incapace di intendere e volere: da qui la decisione del giudice, che nell’assolvere la ragazza dal punto di vista della responsabilità legale ne ha tuttavia disposto il ricovero coatto. L’inchiesta sul fatto era stata affidata al pm Loredana Giglio della Procura della Repubblica di Busto Arsizio.

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Pubblicato il 11 Febbraio 2006
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