Rifugiati politici, la Regione non imporrà alcuna decisione

Soddisfatti i sindaci di Lonate Pozzolo, Ferno e Somma Lombardo dopo l'incontro al Pirellone con Raffaele Cattaneo e GianPiero Borghini

Gli asilanti non risiederanno a Somma Lombardo, Lonate Pozzolo e Ferno senza il benestare dei sindaci. È quanto emerso dall’incontro in Regione Lombardia voluto dal vicepresidente Raffaele Cattaneo e dall’assessore alle Politiche per la Casa, Gianpietro Borghini. «Ci hanno rassicurato che contro il parere dei sindaci la Regione non procederà ad affidare le case delocalizzate ai richiedenti asilo – spiega Piergiulio Gelosa, sindaco di Lonate Pozzolo -. Hanno compreso le nostre preoccupazioni e ci sono venuti incontro. Questo incontro, fissato da tempo, ci solleva dal timore di dover sommare ai già numerosi problemi derivanti dall’aeroporto anche quello dei richiedenti asilo». Il 22 febbraio prossimo si riunirà la commissione regionale per le politiche per la casa che metterà la parola fine alla questione. Il Comune di Lonate Pozzolo ha anche votato all’unanimità una mozione contro l’ipotesi di concedere le case abbandonate dai cittadini delocalizzati ai rifugiati politici. «Con Borghini, già sindaco di Milano, abbiamo anche parlato del rapporto che Sea, controllata da Palazzo Marino per la stragrande maggioranza delle azioni – continua Gelosa -: anche lui ha sottolineato che senza un rapporto costruttivo concretizzato da fatti tangibili che dimostrino sensibilità verso il territorio non si va da nessuna parte». 

Soddisfatti anche i due Colombo, Guido e Claudia, primi cittadini rispettivamente di Somma Lombardo e Ferno. «Pericolo scampato – spiega il sindaco sommese -. La Regione ha capito le nostre difficoltà e ha affermato la volontà di non voler imporre nulla dall’alto. Temevamo che la nostra provincia fosse ancora una volta costretta a subire le conseguenze di un rapporto che la vede subordinata a Milano. L’idea politica che è emersa da questo incontro è che non sono né i comuni né la Regione a dover affrontare il problema dei richiedenti asilo, ma è la politica estera dello Stato italiano. La Lombardia non è però insensibile alla vicenda e ha dato vita ad un bando per i comuni che vorranno concedere alloggi per i rifugiati. Le nostre tre amministrazioni non aderiranno, il distretto sanitario capofila di Somma Lombardo ha a suo tempo dato parere contrario in merito». Il 22 febbraio, dunque, la parola fine sulla vicenda.      

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Febbraio 2006
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