Clamoroso a Busto: si ricontano i voti
Ad una settimana dal voto spunta un verbale con evidenti errori: si riparte con il riconto generale, "congelato" il consiglio comunale fino al termine del riesame
A Busto Arsizio si era appena ufficializzato il risultato del
voto che ci si è dovuti rimangiare l’ultima parola. Infatti
nella giornata di lunedì sono stati rilevati errori evidenti –
macroscopici, secondo le voci che circolano – in almeno un verbale
fra le 81 sezioni in cui si è votato per le recenti elezioni amministrative. In pratica, i conti non
tornano: e allora, per non sapere né leggere né
scrivere, ma soprattutto perchè qualcuno non ha saputo far di
conto, l’ufficio centrale è stato riconvocato in serata per il
riconto generale di schede e voti. Il tutto dopo che in mattinata l’esame dei voti era stato già dato per concluso, con tanto di apposito comunicato stampa da Palazzo Gilardoni. La notizia, filtrata nel tardo pomeriggio, è stata confermata anche dagli addetti dell’ufficio elettorale del Comune; l’ufficio centrale si è subito rimesso al lavoro.
Tutto nasce dalla discrepanza
davvero evidente riscontrata tra i dati dei risultati elettorali registrati ed uno dei verbali delle sezioni – forse un "banale"
errore di somma. Comunque sia il meccanismo del dopovoto, che sinora aveva
proceduto senza particolari intoppi, a parte una certa lentezza, si è bloccato. Per controllare che
non si siano avuti errori di minore portata anche in altre sezioni si
è così reso necessario procedere ad un riesame generale
dei verbali e dei risultati. A procedere al controllo sarà come detto l’ufficio centrale, organismo tecnico temporaneo che viene nominato dalla Corte
d’Appello ed entra in funzione alla conclusione del voto con lo scopo
di esaminarne e validarne i risultati.
Così, ad una
settimana dalla conclusione di elezioni dall’esito chiarissimo, tutto
torna in forse, inclusa la composizione del Consiglio comunale
annunciata ufficialmente lunedì mattina. Il Consiglio, la cui
prima seduta è fissata per la mattina di sabato 17 giugno,
resta "congelato" fino al termine del riconto.
Come si
sia potuti giungere a questa situazione non è difficile
intuirlo. Da tutte le sezioni sono giunte unanimi segnalazioni di
numerosi casi di voto disgiunto – ossia per un a determinata lista e
per un candidato sindaco di tutt’altro segno – ad esempio, un
elettore poteva aver votato Ulivo come lista e Luigi
Rosa come sindaco (è accaduto, non poche volte) o Forza Italia scegliendo quale sindaco
Valerio Mariani (è accaduto anche questo!). Il voto disgiunto,
l’alto numero di candidati e liste in lizza – sette e sedici
rispettivamente – non hanno affatto semplificato la vita a scrutatori,
presidenti e segretari di seggio, tant’è che lo scrutinio è
poi proseguito fino a tarda notte, e non sono mancate le discussioni
sull’assegnazione dei voti. A tal punto si è resa intricata la
situazione che due seggi in Consiglio comunale sono rimasti a lungo
in bilico, e solo nella mattina di lunedì se ne è avuta la formale assegnazione –
finché non si è notato che qualcosa non tornava.
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