Consiglio comunale, per la presidenza è duello Bottini-Crespi

Forza Italia festeggia il suo primo sindaco a Busto e cerca di distendere gli animi, ma residue divisioni affiorano anche dopo la formazione della Giunta

In Forza Italia si festeggia la fine di un periodo travagliato. Anche vincere infatti è faticoso: poi si deve mettere insieme una Giunta, e con tanti contendenti in lizza l’impresa non è delle più semplici. A Busto ci sono volute tre settimane per dare un taglio alle discussioni e presentare il nuovo governo della città: a cose fatte restano ancora da discutere alcuni aspetti, come la presidenza del Consiglio comunale. Nella serata di martedì Dialogando, una delle due associazioni politiche nate in Forza Italia (affiancata in città da Liberamente Politica), ha convocato il Gotha degli "azzurri" per un brindisi che voleva essere soprattutto un momento distensivo dopo giorni di tensioni e dibattiti interni. E c’erano quasi tutti: unico assente di rilievo il sindaco Farioli, peraltro giustificato.

"La vittoria è stata netta e per la prima volta il sindaco di Busto è di Forza Italia: dunque è il momento di rasserenare gli animi e festeggiare" spiega Franco Binaghi, presidente di Dialogando. Tra stuzzichini, Prosecco e pacche sulle spalle si festeggia, dunque, ma qualche deluso qua e là c’è. La questione che già mercoledì si discuterà fra i consiglieri comunali forzisti riguarda come detto la presidenza del consiglio. Si era fatto il nome di Gianfranco Bottini, ma non è l’unico: non pochi vedrebbero bene anche Mario Crespi. Lo riconosce anche l’assessore regionale Massimo Buscemi (foto), unitosi ai festeggiamenti su invito dei compagni di partito, ricordando che le due associazioni insieme (Dialogando e Liberamente, espressioni di correnti interne degli azzurri) rappresentano sette consiglieri su dieci, e che i nomi messi in campo per la presidenza dell’assemblea gli sembrano egualmente validi – se poi si considera che Mario Crespi e Buscemi appartengono entrambi a Dialogando, se ne può ricavare una certa propensione per uno dei contendenti.

Farioli (accanto nella foto), contattato ribadisce la linea: "Non sono io a proporre Bottini, ma la Casa delle Libertà. Ho qui le firme dei consiglieri dei partiti di maggioranza – fra cui otto consiglieri di Forza Italia – in sostegno della sua candidatura. Sia chiaro che ho stima di Mario Crespi, tanto da avergli offerto una posizione in Giunta con deleghe all’Ambiente, agli Affari Legali e alla tutela degli interessi del Tribunale cittadino: e ne ha certamente la competenza. Crespi ha tuttavia rifiutato l’offerta, gli premeva la presidenza del consiglio. Il fatto è che gli elettori hanno chiaramente indicato Bottini come consigliere anziano, questa è la situazione. Che dire di più? Noi vogliamo un presidente di tutto il consiglio, non certo della sola maggioranza – non a caso ho chiesto, ed è stato accettato, che un vice sia dell’opposizione, così come il presidente della commissione bilancio".

A Buscemi invece abbiamo chiesto se, con l’avvento di Farioli, impegnato in un programma di apertura della città al territorio, non si finirà paradossalmente per "preoccupare" in prospettiva Varese con progetti quali la Fondazione sanitaria per l’area Busto-Gallaratese-Malpensa e Valle Olona. Dal troppo isolamento, denunciato dal presidente (bustocco) della Provincia Reguzzoni, ad un nuovo protagonismo, magari fin scomodo? Per Buscemi il problema non si pone: "La nostra, a differenza di tutte le altre province lombarde, non è accentrata sul solo capoluogo. Varese ha il prestigio di ospitare l’istituzione e dà il nome alla provincia, ma Busto con la Valle Olona e Gallarate con Somma e Cassano sono un polo importantissimo, l’ex Manchester d’Italia. Forse parlare di isolamento neppure ha tanto senso in uno scenario in cui la provincia è la quinta in Italia per ricchezza. Comunque ho molta fiducia in Farioli, fra i suoi primi impegni sarà davvero quello di creare una sorta di cerniera per unire e coordinare finalmente questo territorio".

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Pubblicato il 20 Giugno 2006
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