Italia, serve il cuore per andare avanti
Giovedì 22 giugno alle 16 in campo ad Amburgo contro la Repubblica Ceca: arbitra Archundia, avvocato messicano
Italia, poche ore al match decisivo con la Repubblica Ceca. Il ct italiano Marcello Lippi deve fare a meno di De Rossi, per il quale è attesa la stangata dalla commissione disciplinare.
Cambierà qualcosa, nella formazione azzurra. Davanti a Buffon, potrebbe essere sostituito il laterale destro: fuori Zaccardo, deludente a prescindere dallo sfortunato e maldestro autogol, dentro il laziale Oddo, migliore in spinta. In difesa conferme per la coppia centrale Nesta-Cannavaro, una delle migliori a livello mondiale, e per il ritrovato Zambrotta, rientrato con gli Usa da un infortunio. A centrocampo riprende la sua maglia da titolare Gattuso, che proteggerà le spalle al playmaker Pirlo. Sul centrosinistra dovrebbe giocare Perrotta, recuperato dopo il pestone subito sabato sera, mentre a destra, a fare da raccordo con l’attacco, sarà Mauro German Camoranesi ad occupare la fascia. Davanti Lippi sembra intenzionato a giocare con Totti nel duplice ruolo di rifinitore e seconda punta, pronto a sfornare assist per Gilardino, confermato centravanti.
Fuori ancora Pippo Inzaghi, invocato a furor di popolo, fuori anche Toni, sin qui deludente e a bocca asciutta, e Iaquinta, acciaccato dopo uno scivolone in allenamento. Le alternative possono essere il viola o Inzaghi al posto di un centrocampista, Camoranesi il più probabile, mentre in difesa c’è qualche spiraglio per Grosso, autore di un buon match nella prima gara e poi accantonato da Lippi.
Se l’Italia non sta bene, i cechi stanno peggio. Infortunato Koller, acciaccato Baros, squalificati Lockvenc e Ujfalusi. In attacco potrebbe giocare addirittura senza una punta di ruolo, con Rosicky a fare il riferimento avanzato e Nedved in appoggio, dato che l’attaccante dell’Aston Villa Milan Baros non sembra in grado di giocare 90’. In porta ovviamente Cech, con Buffon il migliore portiere del mondo. Difesa presumibilmente a quattro composta da Grygera, Rozenhal, Kovac (o Jiranek) e Jankulovsky, centrocampo con Poborsky, Plasil, Galasek e Polak (o Stajner), davanti Nedved in appoggio di Rosicky, sempre che Baros non ce la faccia. Una formazione abbottonata, con i centrocampisti pronti ad inserirsi.
In campo ad Amburgo giovedì 22 giugno alle 16, arbitra il messicano Benito Archundia, avvocato, professionista da 13 anni. Obiettivo: scacciare l’incubo Corea del Sud e andare avanti nel mondiale tedesco. Potrebbe esserci il Brasile dietro l’angolo, ma l’Italia, se gioca da Italia, non deve avere paura di nessuno.
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