L’Udc cambia rotta: Magarò sospeso, Calegari commissario

L'ex capogruppo farà parte del gruppo misto in consiglio comunale. Con Fassa in giunta, Vecchio resta nel partito: "Non mi interessano le poltrone"

L’Udc di Gallarate è in pieno subbuglio. Dopo l’abbandono del segretario cittadino Claudio Marelli in seguito al risultato poco soddisfacente delle elezioni amministrative, anche un’altra delle figure storiche del partito centrista, Quintino Magarò, si allontana dagli eredi dello scudo crociato. Non solo politica nella decisione, spiegata da un laconico comunicato stampa firmato dal segretario provinciale dell’Udc Stefano Calegari: «Quintino Magarò è stato sospeso dal partito dell’Udc e a breve proporrò la sua espulsione per fatti gravi alla direzione provinciale». Contattato telefonicamente, Calegari non specifica quali siano questi fatti gravi: «Non lo ritengo opportuno – spiega -. A Gallarate abbiamo deciso di cambiare rotta, Marelli si è dimesso assumendosi la responsabilità politica del risultato elettorale, io sono diventato commissario cittadino in attesa del congresso che darà un netto cambio di rotta».

In un altrettanto breve comunicato, Magarò ha annunciato che lascia di sua spontanea volontà il partito dell’Udc: «Apprendo che la segreteria  provinciale ha proposto il nome del professor Raimondo Fassa (ex sindaco leghista della Città di Varese) per la Giunta di Gallarate – si legge nella nota a firma Magarò -. Pur stimando la persona, mi è impossibile accettare una decisione che non è stata approvata da alcun organismo del partito: ne cittadino, ne provinciale. Pur con profondo dispiacere, per i motivi suddetti e per protestare contro una metodologia che non condivido ho deciso di lasciare l’Udc. Pertanto, in consiglio comunale a Gallarate aderirò al “Gruppo Misto”». L’Udc si troverà a questo punto nella strana condizione di avere un assessore di peso, Fassa appunto, ma non un consigliere comunale. Sulla scelta dell’ex sindaco di Varese, Calegari spiega che «è maturata dalla ferma decisione di rilanciare l’immagine cittadina dell’Udc. Dobbiamo ricostruire la nostra squadra, a partire dall’organizzazione interna».

 

Non abbandona l’Udc Ivan Vecchio, ex assessore alla Pubblica Istruzione: «Sono un uomo di partito, da quando è nato l’Udc 4 anni fa ho svolto con passione il mio compito, anche all’interno del direttivo nazionale – spiega Vecchio -. Certo, alcuni fatti accaduti a Gallarate negli ultimi mesi mi hanno segnato, ma ho voglia di proseguire. Sono contento che Fassa abbia accettato di impegnarsi in prima persona e sono convinto che il buon timoniere Mucci saprà guidare bene la barca». Con l’ingresso in giunta di Fassa, Vecchio dovrà rinunciare all’assessorato che ha guidato negli ultimi 5 anni: «Non provo amarezza – continua -. Chi fa politica veramente non è legato ai posti o alle poltrone. Sono a disposizione del partito».

 

Sia Calegari che Vecchio fanno riferimento a “fatti” accaduti nell’ultimo periodo. Impossibile non pensare all’aggressione di Nino Caianiello, ex coordinatore provinciale di Forza Italia, compiuta da un uomo “assunto” dallo stesso Magarò per fare attacchinaggio: «Non addebito la colpa a Magarò né al partito, sarebbe assurdo – conclude Vecchio -, ma è certo che i toni troppo accesi della campagna elettorale potevano essere evitati».

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Pubblicato il 06 Giugno 2006
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