Moschea: dopo la preghiera, attese novità dalla giunta

Lunedì prossimo, 19 giugno, Fassa presenterà quanto emerso dalla lunga riunione tenuta con il legale degli islamici mercoledì scorso

Nuova preghiera in strada per gli islamici gallaratesi. Come sempre, da qualche mese a questa parte,  si sono ritrovati in circa 200 per pregare davanti all’ex centro culturale di via Peschiera a Cedrate. La comunità parteciperà al "Festival del mondo" che si terrà sabato 17 e domenica 18 giugno. L’altro ieri, mercoledì 14 giugno, l’avvocato degli islamici Bruna Tatiana Ruperto e il neo assessore alla Cultura di Gallarate, Raimondo Fassa, si sono incontrati per portare avanti la trattativa per cercare una soluzione alla querelle sulla moschea o centro islamico, come gli stessi musulmani preferiscono chiamare quello che non è semplicemente un luogo di culto, ma un vero e proprio centro di aggregazione, studio, incontro e tanto altro. Il Comune ha ribadito il no al cambio di destinazione d’uso per il capannone di via Varese a Caiello, di proprietà degli islamici dal luglio del 2005, ma bloccato dall’ordinanza del sindaco gallaratese Nicola Mucci che ne ha vietato l’uso a fini religiosi, vietando l’accesso allo stabile alla comunità islamica.

Nel tempo sono state parecchie le richieste e le controproposte avanzate dall’una e dall’altra parte. Gli islamici non vogliono abbandonare le strade battute fino ad ora, quindi via Peschiera e via Varese, mentre il Comune è stato fino ad ora fermo nel negare il permesso di utilizzo per questi stabili. L’ultima proposta in ordine di tempo è quella avanzata dopo la sollecitazione del Prefetto di Varese, Roberto Aragno: via degli Aceri, costruzione di proprietà della Protezione Civile, che l’amministrazione gallaratese darebbe in uso provvisorio alla comunità islamica con alcune prescrizioni che gli stessi musulmani non hanno però accettato, prima fra le quali le limitazioni sul numero delle persone ammesse al culto, poi l’uso limitato al solo venerdì e i limiti di orario. Dalle indiscrezioni sembra che l’amministrazione gallaratese sia disposta a modificare nuovamente la proposta, aumentando il numero di persone ammesse alla preghiera da 99 a 120 e alzando di mezz’ora il tempo concesso alla comunità islamica.

Lunedì prossimo, 19 giugno, in giunta Fassa presenterà agli altri assessori e al sindaco le risultanze della lunga riunione con il legale dei musulmani, i quali hanno dato vita ad una sorta di silenzio stampa: né Ratchdi nè Karthaoui, i due portavoce dimissionari della comunità islamica, né l’ex imam Mafhoudi hanno rilasciato dichiarazioni al termine della preghiera del venerdì, in attesa di prossimi sviluppi. La sensazione, tastando gli umori dei tanti fedeli intervenuti, è che la proposta del Comune verrà nuovamente respinta: troppo limitative le condizioni che la giunta intende mantenere. Nei prossimi giorni, infine, Fassa chiederà al Prefetto di Varese la creazione di una conferenza dei servizi che coinvolga Provincia di Varese, Comune di Gallarate e amministrazioni limitrofe per cercare una soluzione condivisa dagli enti del territorio, analizzando le planimetrie dei vari Comuni per cercare aree edificabili o già edificate da adibire a luoghi di culto: tutto questo anche se le risposte dei sindaci sono già arrivate nelle scorse settimane, tutte negative.      

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Pubblicato il 16 Giugno 2006
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