Sciopero del 7 e 8 giugno, nessuna precettazione

La società Pulirapida srl risponde alle dichiarazioni dei Cobas sull'astensione al lavoro di pochi giorni fa

Riceviamo e pubblichiamo

A seguito degli articoli di stampa dei giorni 07 e 08 giugno 2006 apparsi sui quotidiani locali e sul quotidiano on-line “VARESE NEWS” riguardanti lo sciopero di alcune lavoratrici impiegate nelle scuole elementari, materne ed asili nido del comune di Varese; scusandoci, con le famiglie e con il personale scolastico, per il disagio procurato da tale astensione dal lavoro assolutamente non dipesa da noi, precisiamo quanto segue al fine di ben chiarire una spiacevole vicenda, presentata e dichiarata, dai promotori dello sciopero, in modo del tutto inesatto e approssimativo.

L’esponente provinciale dei COBAS dichiarando che abbiamo precettato i lavoratori dall’esercizio di sciopero, fa la solita confusione, (questa volta anche a mezzo stampa), nell’uso dei termini e del significato delle parole e dei fatti.

Nei fatti, La nostra  società, dopo la  proclamazione dello sciopero, non ha e non può aver “precettato” nessuno, visto e si sappia, che il diritto di  “precettazione” compete solo alle competenti autorità e non all’impresa. Auspichiamo, che almeno questa non certo sottile e inequivocabile differenza, si impari  a conoscerla.

Dopo la proclamazione dello sciopero da parte dei COBAS, abbiamo invece, predisposto comunicazioni per l’obbligo che ci compete nell’assicurare i servizi indispensabili previsti dalle vigenti disposizioni di legge e dall’ordinamento contenuto nel contratto collettivo nazionale di lavoro applicabile ai dipendenti in servizio.

L’adozione della disciplina legale sullo sciopero, si può anche non condividere ma certamente si è obbligati ad osservarla  e rappresenta un fatto grave, che un organizzazione sindacale disponga per la sua non applicazione.

Lo sciopero è un giusto diritto, ma non può compromettere servizi essenziali in mancanza dei quali viene a meno la difesa e la tutela d’altri essenziali  diritti. Sia chiaro che nel sistema di bilanciamento dei diritti, quelli che garantiscono l’assistenza e la sicurezza delle persone devono essere, in ogni caso, salvaguardati, soprattutto, aggiungiamo noi,  se rivolti ai bambini.

Forse, anche su questa materia si fa’ ulteriore confusione, non approfondendo la differenza tra un  comune “servizio di pulizia e di mensa”, con una prestazione che oltre al  servizio di pulizia e refezione deve anche assicurare prestazioni su attività di custodia, assistenza e vigilanza, riguardante bambini degli asili nido, scuola materna ed  elementare.  

Infine, precisiamo che la società Pulirapida fin dal primo giorno di  subentro nel servizio (1 agosto 2005) ha sempre scrupolosamente applicato il previsto vigente  trattamento economico e normativo nonché  compiutamente  onorato gli impegni assunti verso i dipendenti.

A dimostrazione di ciò citiamo il verbale del 28 luglio 2005, per il quale, anche anche il sindacato SLAI COBAS ha  convenuto e cosi sottoscritto: “La società Pulirapida srl manterrà invariato il livello di inquadramento professionale, l’orario settimanale di lavoro e più in generale le condizioni economiche e normative in atto”.

Da sempre, la nostra società ha mantenuto lo status  contrattuale dei dipendenti esattamente come concordato, compreso stipendi, mansioni e qualifiche professionali.

Riteniamo che tali chiarimenti siano  più persuasivi che ulteriori  mille parole.  Non avendo alcun dubbio che abbiamo completamente onorato patti e obbligazioni sottoscritte, adesso, davvero ci sorgono perplessità sulla reale tenuta della memoria di qualcuno. Inoltre ci chiediamo il perchè di tale colpevole, procurata confusione e a chi  giova e qual è il reale fine e a cosa mira tutto questo immotivato trambusto?

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Giugno 2006
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