Un opera di Fo chiude la campagna referendaria dei DS
«Vorrei morire anche stasera se dovessi pensare che non è servito a niente» è il titolo della rappresentazione che vedrà protagonista Mario Pirovano, attore e divulgatore dell'opera del premio Nobel
Non ci sarà solo l’intervento politico del neo onorevole Daniele Marantelli, per la chiusura della campagna al no per il referendum sostenuta dai Ds.
A suggellare le motivazioni e i valori di partenza del no, alle 21.30 di venerdi 23 giugno presso l’area della festa dell’unità alla Schiranna, ci penserà uno spettacolo teatrale che avrà protagonista Mario Pirovano, attore della scuola di Dario Fo che nella pièce «Vorrei morire anche stasera se dovessi pensare che non è servito a niente» racconterà, con la freschezza e i dialetti dei protagonisti, le testimonianze di alcuni partigiani, cinque dei quali del lago maggiore, che hanno fondato la costituzione con le loro vite. Una prova testimoniale che «la Carta costituzionale non è un ferrovecchi da museo, e alla sua base ci sono ideali e sacrifici» come ha commentato il segretario cittadino dei DS Fabrizio Mirabelli.
Il testo tratta il tema della Resistenza antifascista riportando le testimonianze dirette dei partigiani protagonisti della lotta. Sono tre storie diverse, raccontate in prima persona da Pirovano nei vari dialetti delle valli del Nord Italia, perfettamente comprensibili grazie alla ricchezza dei gesti e alla mobilità espressiva sottese ad ogni testimonianza orale.
Il titolo dell’opera, che è stata portata in scena da Fo per la prima ed unica volta nell’Ottobre del 1970 a Milano, è tratto da una poesia composta in piena Resistenza italiana da Renata Viganò: “Ma io vorrei morire anche stasera/ e che voi tutti moriste/ col viso nella paglia marcia/ se dovessi un giorno pensare/ che tutto questo fu fatto per niente”.
Pirovano ha fatto parte della compagnia Fo – Rame per molti anni, e ora porta in tourneè in Italia molti dei loro spettacoli.
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