Di Luca padrone del Giro. Garzelli si stacca ma non si arrende

L'abruzzese vince a Briancon su Simoni e torna in rosa. Resistono Schleck, Mazzoleni e Cunego; sesto il varesino. Domani cronoscalata a Oropa

Colle dell’Agnello e Izoard: le salite iniziano davvero a farla da protagonista sulle strade del Giro d’Italia e i grandi favoriti non si tirano indietro.
Sul traguardo francese di Briancon tocca a Danilo Di Luca (foto) calare l’asso bello; l’abruzzese della Liquigas vince il primo tappone e torna a indossare la maglia rosa. Il padrone della corsa è lui, in attesa dell’ultima settimana che dovrà certificare la sua capacità di reggere i venti giorni di gara in un grande giro.

Alla sua ruota un pimpante Gilberto Simoni: il veterano trentino ha fatto lavorare molto bene la sua Saunier Duval, spendendo sull’Agnello le energie di Mayo, Riccò (usato subito: almeno non gli darà fastidio per la classifica) e soprattutto un fantastico Piepoli. A Simoni non è riuscito il colpaccio all’arrivo, solo perché Di Luca ha nelle corde il colpo del finisseur. Alle loro spalle soffrono ma tengono in tre: il lussemburghese della Csc Andy Schleck (meritatamente in maglia bianca), l’esperto Mazzoleni e Damiano Cunego, un po’ a disagio sulle rampe dell’Izoard sotto gli attacchi di Simoni e Di Luca.

Discorso a parte per il nostro Stefano Garzelli. L’atleta di Besano correva con negli occhi le immagini di sette anni fa, quando su queste rampe aveva accanto un gregario da brividi, Marco Pantani, che lo aiutò a conquistare il Giro 2000. «Non ho bisogno che me lo ricordiate – ha detto ai microfoni Rai dopo l’arrivo – lui è sempre qui con me». Il Garzo ha chiuso al sesto posto, a 2’16" dal vincitore Di Luca, ma ha avuto il merito di chi non si arrende mai. Staccatosi una prima volta a 5 chilometri dal Gpm dell’Agnello, il varesino ha recuperato sui big a pochi metri dallo scollinamento. Poi, sull’Izoard, ha perso di nuovo contatto ed è rimasto a inseguire da solo, fino al traguardo dove comunque ha meritato l’onore delle armi. Applausi anche per il francese Le Boulanger, autore di una lunga fuga che gli ha permesso di conquistare l’ambita "Cima Coppi", la più alta del Giro.
Tra i bocciati di giornata alcuni attesi protagonisti; su tutti Savoldelli e Popovich, in difficoltà fin dai primi chilometri di salita. Il "falco" non ha potuto sfruttare un percorso favorevole a causa della caduta di ieri: per loro il Giro, dal punto di vista della classifica, è di fatto terminato.

Domani (venerdì) altra frazione molto attesa: si affronta la cronoscalata di 12,6 chilomteri tra Biella ed Oropa. Altra occasione per far guadagnare tempo a Di Luca e per ricordare il Pirata, che al Santuario fece una delle più clamorose imprese degli ultimi anni.

12a tappa – Scalenghe-Briancon (163 km)

Arrivo: 1° Di Luca (Ita-Liquigas); 2° Simoni s. t.; 3° Schleck a 7"; 4° Mazzoleni a 15"; 5° Cunego a 19"; 6° Garzelli a 2’16".
Cl. generale: 1° Di Luca (Ita-Liquigas); 2° Bruseghin a 1’03"; 3° Arroyo a 1’16"; 4° Schleck a 1’25"; 6° Cunego a 2’10"; 8° Simoni a 2’34".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Maggio 2007
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