“Economia e società aperta”: la sfida di RCS e Università Bocconi

Al via l’atteso forum internazionale su economia, politica e società. Quasi duecento le personalità attese, all’inaugurazione anche Prodi e Barroso

Concretezza, accessibilità e spregiudicatezza nell’ottica di un dibattito economico, politico e sociale improntato all’apertura e alla partecipazione.

Questo l’interessante obiettivo del Forum internazionale “Economia e società aperta”, organizzato in partnership da Università Bocconi e RCS Corriere della Sera e presentato ufficialmente questa mattina, lunedì 7 maggio 2007, in una conferenza stampa da Mario Monti, Presidente dell’Università Bocconi, Piergaetano Marchetti, Presidente di Rcs Mediagroup e Angelo Provasoli, Rettore dell’Università Bocconi.

“Negli ultimi anni – ha dichiarato Monti nell’affollatissima tensostruttura allestita per l’occasione in piazza Duomo – in Italia, ma anche in Europa e nel mondo intero avanzano forze che spingono verso la chiusura, l’intolleranza verso il diverso, la richiesta di protezioni, il nazionalismo. Dar vita, in questo contesto, ad un dibattito vivace ed intelligente sui temi dell’economia, della politica, della cultura e della società in genere è un punto di partenza importante per uno sviluppo razionale e condiviso del futuro. Futuro che alla città di Milano sta molto a cuore”.

La manifestazione, che porterà a nel capoluogo lombardo, dal 9 al 12 maggio, 188 personalità (fra cui sette ministri in carica) provenienti da 16 paesi diversi, si articolerà secondo quattro filoni principali: economia e politica, economia e società, economia e mondo, economia e cittadini.  Ad accogliere i numerosi eventi, sedici luoghi simbolo della vita sociale ed economica della città, dalle università ai centri di ricerca passando per teatri,  sedi di quotidiani e luoghi più istituzionali. Comune denominatore, come sottolinea il titolo stesso, la libera accessibilità da parte di tutti gli interessati, “perché riflessioni e approfondimenti – ha spiegato Piergaetano Marchetti – su argomenti importanti quali lo sviluppo politico ed economico dei paesi non possono essere affrontati separatamente da quelle che sono le persone e le sedi in cui per natura tali tematiche nascono e si alimentano.  Vogliamo cioè fare discutere di globalizzazione e società aperta laddove scorre la vita sociale e civile di ogni giorno”.

Fra i vari appuntamenti in programma, accanto all’apertura del forum, martedì 8 maggio, alla presenza di Romano Prodi, José Manuel Barroso, Letizia Moratti, Roberto Formigoni e Filippo Penati (ore 17.30, Palazzo Reale), da sottolineare gli incontri in tema di energia (mercoledì 9 maggio ore 15.30, Casa dell’Energia, piazza Po 3), di immigrazione e integrazione (mercoledì 9 maggio alle 16.30, Casa della Carità, via Brambilla 8), di scuola e istruzione (giovedì 10 maggio ore 15.00, Liceo Beccaria, via Linneo 5), di lavoro e precarietà (giovedì 10 maggio ore 15.30, Camera del Lavoro, corso di Porta Vittoria 43) o ancora di salute e benessere sostenibili (venerdì 11 ore 15.30, Auditorium Clinica Mangiagalli, via della Commenda 12).

Frequenti i “dialoghi della società aperta”, quasi tutti presso la sede del Corriere della Sera (Sala Buzzati, via Balzan 3) e con temi di riflessione che vanno dalle pari opportunità, alla religione, alla politica europea.

Venerdì 11 maggio (Aula Magna Università Bocconi) sarà di scena l’attesissimo concerto del pianista Andrea Padova, gran finale sabato 12 maggio con le riflessioni e le conclusioni degli organizzatori del Forum (Aula Magna Università Bocconi, dalle 9.00).

Fra i partecipanti attesi al Forum, accanto a politici e ministri anche importanti personalità del mondo imprenditoriale ed economico  quali Diana Bracco, Sergio Marchionne, Luca Cordero di Montezemolo, Fedele Confalonieri, Corrado Passera, Alessandro Profumo, ma anche il giuslavorista Pietro Ichino, il regista Ermanno Olmi, l’attore e regista teatrale Moni Ovadia e molti altri, “a specifica testimonianza della volontà degli organizzatori – come ha sottolineato Angelo Provasoli – di dar voce ad importanti esperienze professionali oltre che accademiche”.

Alberto Martinelli, professore di Sociologia all’Università Statale di Milano, ha chiuso la presentazione dell’evento con i risultati di un’indagine in tema di “società aperta”, “cui ha spiegato Martinelli – hanno risposto spontaneamente circa 3.000 giovani manager evidenziando, a maggioranza assoluta, come più grande ostacolo alla competitività del Sistema Italia siano la mancanza di cultura del merito e la difesa dei troppi privilegi e indicando come possibili soluzioni gli incentivi all’innovazione e gli investimenti in istruzione e ricerca”. Dati che fanno riflettere,  e sui quali si interrogheranno politici e studiosi nei dibattiti dei prossimi giorni.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 07 Maggio 2007
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.