“Era morto in casa, ma il Comune lo ha trovato dopo giorni. Ci spieghino perché”

Il consigliere di Impegno Progressista affigge manifesti in paese per far conoscere la sua interrogazione. Consiglio comunale lunedì 28 aprile, alle 18.30

«Un uomo muore in una casa per anziani di proprietà del Comune e viene ritrovato solo dopo diversi giorni. E l’Amministrazione comunale che cosa fa? Libera l’abitazione dai sacchi dell’immondizia che l’anziano aveva accumulato nel tempo e fa finta che niente sia successo». Roberto Mazzucchelli, consigliere comunale di Impegno Progressita, la sua denuncia l’ha fatta pubblicamente, affiggendo sui muri di Gazzada e di Schianno piccoli manifesti "fatti in casa".
L’episodio è avvenuto qualche settimana fa in uno stabile di proprietà del Comune che ospita alcuni anziani, anche in difficoltà economica. I vigili del fuoco allertati dai vicini avevano sfondato la porta dell’appartamento e dentro avevano trovato il corpo dell’uomo morto ormai da diversi giorni. Intorno escrementi e centinaia di sacchi di immondizia.
«La notizia, com’è ovvio aveva fatto il giro del paese – continua Mazzucchelli – e io mi sono chiesto com’era possibile che un uomo seguito dai servizi sociali potesse morire ed essere ritrovato solo dopo alcuni giorni. Allora ho presentato un’interrogazione al sindaco, ma non ho ancora avuto risposta. Forse l’avrò nel prossimo consiglio comunale. Forse, visto che è stato convocato per lunedì 28 maggio alle 18.30, ad urne ancora “calde”, e all’ordine del giorno la risposta alla mia interrogazione non c’è».
Ecco perché Mazzucchelli ha deciso di mettere al corrente i cittadini della sua interrogazione in questo modo, appendendo manifesti nei punti strategici del paese.
«Non voglio che questa cosa passi sotto silenzio per varie ragioni: primo perché un uomo non può morire così; secondo perché la gente non verrà mai a un consiglio comunale convocato per il pomeriggio in cui è in atto lo spoglio delle schede per le elezioni provinciali e terzo perché sono stanco che alle mie interrogazioni si risponda sempre alla voce “varie ed eventuali” o “comunicazioni del sindaco”».
«Siamo convinti – continua il consigliere di Impegno Progressita – che ad ogni uomo debba essere riconosciuta la propria dignità, indipendentemente dal ceto sociale a cui appartiene o dal modo in cui ha scelto di vivere la vita. Non possiamo, quindi accettare che tutto venga liquidato con un banalissimo “varie ed eventuali”».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Maggio 2007
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