Farioli: «Non intendo dimettermi per tornare in consiglio regionale»

Il sindaco dovrebbe subentrare in consiglio regionale al collega sospeso Massimo Guarischi, ma le due cariche sono incompatibili

Il sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli è da qualche tempo di fronte ad un rompicapo. C’è infatti per lui la concreta possibilità di tornare ad occupare un seggio in consiglio regionale, dove ha già collezionato due mandati, di cui uno come capogruppo di Forza Italia: ma questo comporterebbe la necessità di scegliere, ed eventualmente di abbandonare la carica di sindaco, mandando in tal caso la città al voto anticipato: una prospettiva che all’interessato non piace.

Alla base di questa vicenda vi è la posizione di Massimo Guarischi, consigliere regionale di Forza Italia recentemente sospeso dalla carica a seguito di una condanna penale ricevuta tre anni fa. È stato il governo Prodi a far presente al Consiglio regionale lombardo l’incompatibilità di Guarischi con la carica che ricopre, ai sensi della legge 55/90, in attesa che la Cassazione metta il punto finale alla vicenda giudiziaria. Ora toccherà al Consiglio stesso prendere atto, tramite delibera, della sospensione di Guarischi (ricandidato e rieletto nel 2005 a dispetto della condanna) e far subentrare il primo dei non eletti del suo schieramento, ossia Gigi Farioli. La delibera dovrà essere adottata al più presto, visto che il Consiglio regionale si dovrà riunire entro questo mese. E non manca chi fa pressione perchè si agisca senza indugi.

Come detto sopra, le cariche (e gli emolumenti) di sindaco e consigliere regionale non sono cumulabili, se non per un periodo di tre mesi, al termine dei quali si deve esercitare una scelta netta: o sindaco, o consigliere. Scelta quanto mai opportuna, soprattutto per Farioli che, oltre che sindaco, al momento è ancora formalmente assessore provinciale ai rapporti con la Comunità Europea. Si va dunque verso un Farioli uno e trino, almeno temporaneamente? Sembra di sì.
Sulla vicenda si rincorrono da settimane varie voci: ma a chi mormorava di un Farioli pronto a lasciare Busto, l’interessato risponde smentendo pacato: «Non ho intenzione di dimettermi» afferma; «non rinuncerò alla chiamata in consiglio regionale, che pure non mi è anora arrivata, ma quando dovrò scegliere, opterò per Busto, che resta il fulcro del mio impegno». Una soluzione salomonica, ma Farioli non chiude del tutto la porta ad altre possibilità: «Come si dice, del doman non v’è certezza
».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Maggio 2007
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