Furti, risse e coltelli nella Laveno by-night

Gli esercenti del lungolago hanno subito diversi furti negli ultimi mesi. C'è chi cambia la clientela del proprio locale e vuole mollare

Vent’anni di duro lavoro dietro ad un bancone nei bar di Laveno, gli ultimi otto al bancone del suo Kopi club, Angelo, però, non ne vuole più sapere di stare lì e ha deciso di vendere. Prima, però, cambierà la clientela del suo pub puntando sulla pizzeria e sulla ristorazione. Troppe risse, troppi furti e danni, troppi atti di vandalismo. Sembra la zona del porto Labieno, sul lungolago cittadino, l’area più colpita da rissaioli, vandali e ladri. Nel resto del paese, basta spostarsi di duecento metri, e il fenomeno micro-criminalità è meno sentito. Ma il problema a Laveno c’è e se n’è accorto anche il sindaco Ercole Ielmini che ha chiesto al Prefetto di aumentare gli uomini dell’Arma. Si dicono daccordo i baristi del lungolago come il proprietario del bar accanto: «Ci vorrebbero più uomini e più presenza sul territorio – spiega il proprietario – ultimamente si sono registrati vetri rotti e furti».
D’accordo anche il proprietario del pub il quale racconta che solo negli ultimi tre mesi si è visto "spazzolare" televisori, computer e attrezzature per ben due volte: «Si figuri che la prima volta ho denunciato ma la seconda no – spiega sconsolato – i Carabinieri fanno il possibile ma sono pochi». Sconcertante anche l’identikit del vandalo: giovane o giovanissimo, forte bevitore anche se minorenne. «Purtroppo devo registrare un forte aumento dell’abuso di alcol anche sotto i diciott’anni – spiega Angelo – i ragazzi bevono troppo».
In paese si vocifera di frequenti episodi di rissa e coltellate per futili motivi ma nessuno sa indicare chi e quanti sono i ragazzi che si affrontano settimanalmente all’esterno dei locali. Ora il sindaco corre ai ripari chiedendo i rinforzi.
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Maggio 2007
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