Gli asparagi sbarcano al De Filippi

Presentazione all'istituto alberghiero dell'accordo di collaborazione raggiunto con Coldiretti per il rilancio dei prodotti nostrani

Si punta sui cuochi di domani per conservare la qualità e le antiche tradizioni di ieri: questo è l’obiettivo dell’accordo raggiunto tra Coldiretti e il De Filippi di Varese.

L’istituto professionale per i servizi alberghieri e per la ristorazione ha deciso di dedicare particolare attenzione alla valorizzazione delle specialità delle nostre zone all’interno dei suoi percorsi didattici, insegnando ai futuri chef ad amare e ad usare quei prodotti di nicchia per cui la nostra provincia è rinomata.

E si parte dagli asparagi di Cantello: sono proprio loro, il prodotto che ha reso famosa la cittadina al confine svizzero, i primi ad essere inseriti nei programmi di studio dei ragazzi. Stamattina, 17 maggio, all’istituto De Filippi sono state presentate alle classi prime e seconde, dalla Coldiretti e dai più importati coltivatori insieme a Giovanni Baggio, preside dell’istituto, le caratteristiche più importanti dell’asparago, e le finalità della collaborazione tra l’associazione di categoria degli agricoltori e la scuola alberghiera di Varese.

La scelta non è casuale: sta per partire infatti la 67° edizione della “Fiera dell’asparago”, in programma tra il 17 e il 20 maggio a Cantello. A parlare ai ragazzi della storia di questo ortaggio, che ha ricevuto il riconoscimento Dop l’anno scorso, c’erano anche i quattro più importanti produttori: Franco Catella, Giovannino Brusa, Giacomo Mazza e Giovanni Bianchi. Unendo le loro forze, sono riusciti negli ultimi 10 anni ad aumentare la produzione di asparagi, modernizzandola e diminuendo i costi di produzione, mantenendo però inalterata la qualità. I quattro hanno parlato ai ragazzi di tutti gli aspetti della coltivazione, da quelli puramente tecnici alla passione che le loro famiglie hanno sempre messo in questo duro lavoro.

«Vogliamo valorizzare il prodotto locale – dichiara il preside Baggio (a sinistra nella foto) – , ma soprattutto puntiamo alla sensibilizzazione degli studenti alla qualità e al gusto, di quei prodotti di nicchia di cui andiamo così fieri nella nostra provincia».

Quindi, grande rilancio per gli asparagi di Cantello, per le pesche di Monate, per la formaggella del Luinese e per il gorgonzola varesino. E poi il miele, i vini nostrani, ma anche un occhio ai fiori, anche da parte degli studenti dell’istituto per quanto riguarda gli addobbi e la cura della tavola.

«In particolare, oltre alla coltivazione di tutti i tipi di fiore – dichiara Ignazio Bonacina, (a destra nella foto) membro di Coldiretti -, la nostra attenzione è per le acidofile, una produzione tipica delle nostre parti».
Nelle sue parole si rinnova l’impegno dell’associazione di mantenere quel rapporto di fiducia e di qualità con il consumatore, garantendogli dei prodotti di qualità e di origine controllata. «La tipica agricoltura italiana, il made in Italy, deve essere un asse portante del nostro successo da tutelare e da difendere».

Dello stesso avviso anche il presidente di Coldiretti, Claudio Vallini (al centro nella foto): «Saranno questi ragazzi, i cuochi del domani, che dovranno usare prodotti come gli asparagi sia che rimangano a lavorare nelle nostre zone che in altri parti del mondo, a testimonianza della bontà delle nostre specialità».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Maggio 2007
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