Il Varese scivola nel derby. Legnano in C1 dopo vent’anni

Il Legnano, all’ennesimo 1-0 della sua stagione vincente, espugna il Franco Ossola e torna in C1 dopo vent’anni lasciando al Varese l’ingrato compito di evitare i playout nell’ultimo turno di campionato. Sconfitta beffarda, macchiata in misura diversa da due gravi ingenuità. La prima e peggiore è quella di Franco Lepore, subentrato a Confeggi all’8’ della ripresa e cacciato all’11’ per una stupidaggine colossale; la seconda è del portiere Sampietro, impeccabile su tutto salvo che sul gol di Ambrosoni, direttamente su corner, con la sfera che passa tra le mani del numero uno biancorosso prima di finire in rete.
Ora il destino del Varese dovrà passare da Valenza, dove tra sette giorni si giocherà l’ultima di stagione regolare: i biancorossi dovranno vincere per forza; per fortuna dagli altri campi i verdetti non sono stati trancianti (il Lumezzane è stato raggiunto sul pareggio). La salvezza dipenderà quindi solo da Egbedi e compagni.

COLPO D’OCCHIO – Curva Sud piena come non si vedeva da tempo, e tutta dipinta di lilla fin dalle 14. Masnago raccoglie la sfida del derby, con un pubblico numeroso, partecipe e attaccato alle maglie biancorosse con la voce, con gli occhi e con il cuore.
Due notizie prepartita per la famiglia del Varese: una bella (la nascita di Nicholas Baruffato, figlio del preparatore atletico Marco) e una brutta (la morte di don Marco Galfrascoli, cappellano della squadra).

FISCHIO D’INIZIO – Franco Lepore è l’escluso eccellente dall’undici iniziale di Mangia: il fantasista lascia il posto a un Ferrario annunciato in forma, già match winner all’andata. Il Varese recupera Miale in difesa, a far coppia centrale con Dionisi.
Motta schiera il duo d’attacco previsto, con l’ex Carlo Taldo a far coppia con Moscelli, e il temuto Kamata a partire da dietro.

IL PRIMO TEMPO – Prima metà di gara equilibrata e senza grosse emozioni.
Il Legnano è più fastidioso nei 20’ iniziali nel corso dei quali i lilla chiudono il Varese nella propria metà campo senza peraltro creare grosse occasioni. L’unica palla gol arriva al 14’: punizione con palla a 5 metri dal limite, pennellata di Ambrosoni e volo d’angelo di Sampietro a deviare in angolo.
Dopo la metà di frazione il Varese inizia a farsi più intraprendente e a guadagnare metri utili a respirare. Al 25’ i biancorossi sono costretti a interrompere un contropiede pericoloso perché Bertoli va a terra a centrocampo. Fair play forse inutile visto che il difensore lilla, sventato il rischio, si rialza prontamente.
Al 29’ a rimanere colpito è Dionisi (foto: www.simoneraso.com) in uno scontro con Sampietro; il capitano biancorosso, colpito al capo, rientra dopo 2’ ma al 38’ è costretto a lasciare il posto a Dos Santos e a cedere la fascia a La Marca.
Le sole azioni pericolose biancorosse passano per forza dall’unico uomo in grado di iniettare fantasia, Grossi. È lui a costringere i difensori ospiti a un paio di falli gravi, ma poi calcia male le punizioni assegnate dall’arbitro. 

LA RIPRESA – Dopo 8’ spezzettati da tanti falli, Mangia dà spazio a Lepore inserito per Confeggi arretrando Grossi. La sua partita però dura 3’: al 12’, con il gioco fermo, Lepore si fa pizzicare a sgambettare un avversario a gioco fermo. L’arbitro lo vede e lo caccia subito dal campo (foto: www.simoneraso.com). Nel frattempo Sampietro interviene due volte, prima su un calcio d’angolo e poi su un tocco ravvicinato di Moscelli.
Brivido al 21’: pallone che danza pericoloso nell’area piccola dopo una respinta di Sampietro e arbitro che fischia un giusto fuorigioco.
Passano 2’ e Maggioni sfiora il gol alla Maradona, saltando come birilli quattro avversari in 25 metri: Sampietro salva in uscita a valanga. Il portiere però ha gravi responsabilità sull’angolo successivo: calcio d’angolo battuto da Ambrosoni e palla che finisce direttamente in rete per il vantaggio lilla, 1-0.
Il Varese non ha le armi per reagire, con Grossi stanchissimo ed Egbedi molto meno incisivo del solito. Mangia toglie allora Ferrario per Bilardo, ultima mossa possibile, che non porta frutti.
Si prosegue senza emozioni sino al 45’ quando la marcia trionfale lilla è interrotta solo da un pericoloso groviglio sventato da Malatesta di pugno. Lo stesso portiere legnanese in pieno recupero agguanta in tuffo un tentativo di Bilardo, neppure troppo pungente. Finisce con tutto il Legnano in festa con i propri settecento tifosi, proiettati al gran ritorno nella terza serie. Sull’altro fronte parecchia amarezza e un pugno di mosche in mano.

Varese – Legnano 0 – 1 (0-0)

Marcatore: Ambrosoni (L) al 24’ st

Varese: Sampietro; Pisano, Dionisi (Dos Santos dal 38’ pt), Miale, Silva; Bottone, Confeggi (Lepore dall’8’ st), La Marca; Grossi; Egbedi, Ferrario (Bilardo dal 33’ st). All. Mangia. A disp.: Verderame, Volpi, Troiano, Bortolotto.
Legnano: Malatesta; Bertoli (Zanardo dal 45’ st), Petitto, Legati, Maggioni; D’Amico (Valtolina al 16’ st), Arioli, Ambrosoni; Kamata (Bosio dal 37’ st); Taldo, Moscelli. All.: Motta. A disp.: Lamacchia, Avogadri, Giordano, Lumbillà.
Arbitro: Baratta di Salerno (Marinelli di Bologna e Milazzo di Enna).
Note. Giornata calda e serena, terreno in ottime condizioni. Ammoniti: D’Amico, Dos Santos, Arioli. Espulso: Lepore. Calci d’angolo: 6-1 per il Legnano. Spettatori: 3000 circa.