Paolo Cicero nuovo presidente di Accam SpA

I Comuni di centrosinistra, colti in contropiede sulle nomine, chiedono di aggiornare la seduta dell'assemblea dei soci a giovedì, ma la proposta non passa

Per Accam si chiude l’era Parini e si apre quella targata Paolo Cicero. Sarà infatti l’attuale consigliere comunale di Forza Italia a Busto Arsizio (nella foto) a presiedere la SpA che si occupa della gestione e termodistruzione dei rifiuti in un vasto bacino tra basso Varesotto e Alto Milanese. Così ha deciso in serata l’assemblea dei soci, affiancando a Cicero nel CdA, ristretto a cinque membri rispetto ai nove precedenti in ossequio alle norme della Finanziaria, Renzo Bellora, Gianfranco Zottino, Luciano Cremonesi – tutti e tre riconfermati – e Giuseppe Migliarino, sindaco di Gorla Minore. Consiglieri d’amministrazione e presidente potranno contare su un’indennità di 116.000 euro annui.

Un esito cui si è arriva non senza contrasti e perplessità, quello finale: non inganni l’unanimità del voto sulla nomina. Infatti, se l’approvazione del bilancio 2006 – altro punto essenziale in discussione – è stata scontata, con la relazione (positiva) esposta da Cremonesi ascoltata senza troppo impegno, non così è stato per la parte relativa alle nomine. Ben prima di sedersi ai tavoli del Municipio di Busto, dove l’assemblea ha avuto luogo, i sindaci e i loro delegati hanno avuto modo, anzi necessità, di confrontarsi. A sparigliare le carte, da un lato la riduzione nel numero dei consiglieri (pure prevista), dall’altro problemi insorti sulle nomine che hanno coinvolto i Comuni retti da Giunte di centrosinistra (Cremonesi e Migliarino, per la cronaca, i nomi dati come "in quota" al centrosinistra stesso). I sindaci di Cardano al Campo, Mario Aspesi, e di Canegrate, Orazio Zoccarato, hanno cercato di ottenere una sospensione della seduta per tre giorni, in modo da poter affrontare una situazione che più d’uno si era trovato di fronte all’ìimprovviso. «Dopo aver
aspettato anni per vedere approvare un bilancio e vedere la conclusione
di una convenzione che nessuno voleva firmare, vi chiedo per cortesia
tre giorni di sospensione» aveva chiesto Aspesi. Troppo tardi:
la richiesta è stata bocciata a maggioranza (38% a 61%).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Maggio 2007
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