Petacchi, vittoria e commozione. Gasparotto torna rosa

Il velocista spezzino torna al successo nel Giro battendo gli sprinter stranieri. Cunego e Simoni cadono senza conseguenze. Martedì riposo, poi prime salita

Una volata imperiale riporta alla vittoria in una tappa del Giro Alessandro Petacchi, il più forte velocista italiano in circolazione, il vero erede di Cipollini.
Il capitano della Milram non vinceva una frazione "rosa" dal 2005, a causa della brutta frattura alla rotula dell’anno passato. Un evento che lo ha costretto a un lungo stop: per questo motivo la sua commozione è stata grande. Subito dopo aver tagliato il traguardo Petacchi è scoppiato in lacrime e ha dichiarato ai microfoni Rai di Alessandra De Stefano: «Lo avevo detto: se fossi riuscito a conquistare una tappa sarebbe stata un’emozione pari alla prima volta». E dire che lo spezzino di tappe ne ha vinte tante, ben 19 prima di oggi con il record di 9 sucessi nel 2004.

La tappa odierna, l’ultima sul suolo sardo da Barumini a Cagliari (181 chilometri), è stata caratterizzata da una fuga lunga e molto bella promossa da due grandi speranze del pedale internazionale, Giovanni Visconti (Quick Step) e Mikhail Ignatiev (Tinkoff). Partiti con altri compagni di fuga a inizio frazione, sono poi andati via assieme al chilometro 115. Dietro però il gruppo ha iniziato a spingere per effetto delle squadre dei velocisti; bravo nell’occasione il veterano varesino Stefano Zanini che ha ben lavorato per McEwen, vincitore ieri.
I fuggitivi sono quindi stati ripresi nel finale (a 4 dall’arrivo) e così sul rettilineo di Cagliari è stata di nuovo volata. Qui Petacchi è stato ben lanciato dal treno Milram ed ha esploso 300 metri a tutta velocità con i quali è riuscito a mettere in fila nell’ordine Forster (Ger-Gerolsteiner), Richeze (Arg-Panaria) e McEwen (Aus-Predictor).

Ottavo si è invece piazzato Enrico Gasparotto (Liquigas) che per effetto di questo piazzamento torna in maglia rosa a dispetto del suo capitano Danilo Di Luca. Stavolta però pare che il verdetto sia stato accolto con maggiore serenità dal "killer di Spoltore".
Nel finale bisogna segnalare le cadute di Damiano Cunego e Gilberto Simoni, coinvolti nella bagarre che precede la volata; pare che i due non abbiano riportato conseguenze.
Domani giornata di riposo che permetterà alla carovana di volare in Campania, dove si disputerà la quarta tappa, 153 chilometri difficili da Salerno a Montevergine di Mercogliano dove è posto il primo arrivo in salita. Qualcosa, in classifica, succederà senz’altro.

3a tappa – Barumini-Cagliari (181 km)
Arrivo: 1° Petacchi (Ita-Milram), 2° Forster s.t., 3° Richeze s.t.
Generale: 1° Gasparotto (Ita-Liquigas), 2° Di Luca

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Pubblicato il 14 Maggio 2007
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