Si brucia i piedi col bronzo fuso

Un operaio indiano, versando il metallo negli stampi, si è rovesciato il liquido bollente (800 gradi) sui piedi: ustioni di terzo grado, è stato ricoverato in ospedale

Si è bruciato i piedi col bronzo fuso. L’incidente sul lavoro è avvenuto questa mattina, venerdì 18 maggio, intorno alle 9.40 nell’azienda Liasa di Jerago con Orago, in via Autostrada 16/18: un operaio indiano, classe 1960 residente a Caronno Varesino, nel corso di una manovra “normale” che consiste nello sversamento della lega di rame e stagno negli stampi dai quali poi il materiale viene preso per essere lavorato, si è rovesciato sui piedi il metallo liquido.
L’uomo, nonostante indossasse le scarpe antifotunistica prescritte dalla legge, ha riportato ustioni del terzo grado ad entrambi i piedi: è stato medicato all’ospedale Sant’Antonio Abate di Gallarate ed ora si trova ricoverato nel reparto di dermatologia. Le sue condizioni saranno valutate dai medici nei prossimi giorni. Dall’azienda la spiegazione dell’incidente è semplice: «Un errore umano, una manovra incauta che ha provocato l’infortunio». Il bronzo, lega di rame e stagno, fonde ad una temperatura di circa 800 gradi: per riavere l’uso dei piedi, l’operaio indiano ne avrà per un bel po’ di tempo
. Sull’incidente indagano i Carabinieri.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Maggio 2007
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