Tutti in piazza, per «ripartire dal lavoro»
In settecentomila hanno partecipato all'edizione 2007 del Concertone del primo maggio; protagonisti i diritti dei lavoratori e i 50 anni del rock
In gran forma, il Concertone organizzato da Cgil, Cisl e Uil per la Festa dei lavoratori è tornato ieri a parlarci dei diritti dei lavoratori (grande attenzione quest’anno per la piaga del precariato giovanile e delle morti bianche), e lo ha fatto sulle coinvolgenti note del rock ‘n’ roll. Tema musicale della kermesse di quest’anno, intitolata "L’Italia riparte dal lavoro", erano proprio i 50 anni del rock, nato nel maggio del 1957 con il primo festival del rock italiano, cui partecipò anche uno sconosciuto Adriano Celentano accompagnato dagli altrettanti sconosciuti Rock Boys, ognuno dei quali avrebbe fatto un pezzo della musica italiana: Giorgio Gaber alla chitarra, Enzo Jannacci al pianoforte e Luigi Tenco al sax.
Compleanno importante, condito dagli omaggi ai "grandi" della musica da parte degli artisti partecipanti (si va da Paolo Rossi, conduttore del concerto insieme a Claudia Gerini e Andrea Rivera, che ha cantato Rino Gaetano a Loredana Bertè interprete di Luigi Tenco), ma soprattutto coronato dalla straordinaria partecipazione di Chuck Berry, un mito del rock, che a 80 anni suonati ha incendiato i tantissimi giovani arrivati da tutta Italia in piazza san Giovanni riproponendo alcuni successi del passato.
Il primo maggio 2007 ricorreva anche il 60esimo anniversario della strage di Portella della Ginestra: circa 2000 lavoratori si riunirono nella vallata di Portella della Ginestra per manifestare contro il latifondismo e per festeggiare la vittoria del Blocco del Popolo nelle elezioni per l’Assemblea Regionale. Raffiche di mitra di uoomini del bandito Giuliano colpirono la folla, uccidendo 9 adulti e 2 bambini. Una pagina nera della storia d’Italia, quando tornava a festeggiare la giornata dei lavoratori, abolita durante il ventennio fascista.
Come sempre non sono mancate le polemiche, stavolta insorte dopo alcuni interventi contro il Vaticano del "citofonista" Andrea Rivera («Il papa dice di non credere all’evoluzionismo, e ha ragione. La chiesa in 2 mila anni non si è evoluta affatto»; «Non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato i funerali a Welby. Invece non è stato così per Pinochet, Franco e uno della banda della Magliana»), da cui i sindacati si sono affrettati a prendere le distanze. Frasi di satira che in realtà, nel contesto, sembravano più slogan ad effetto lanciati per accattivarsi il pubblico.
Un applauso grande quanto piazza san Giovanni è stato invece dedicato a tutti i caduti sul lavoro (nel 2006 l’Inail ha registrato 1280 morti bianche). Veltroni, attraverso una lettera inviata ai sindacati, ha annunciato da quest’anno un’iniziativa simbolica: ogni primo maggio il Colosseo resterà illuminato in ricordo dei morti sul lavoro. «Cari amici – scrive il sindaco -, il primo maggio e’ una giornata di festa. E’ la festa del lavoro e dei lavoratori. E’ una data simbolo di un lungo cammino di emancipazione, di lotte sindacali, di diritti conquistati. Ma – sono d’accordo con voi – proprio in un giorno cosi’ non va dimenticato che c’e’ un diritto ancora oggi non garantito per chi lavora: il diritto, fondamentale, alla sicurezza della propria vita».
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