Bestie di satana a “Chi l’ha visto”: “20 morti sospette”

La trasmissione di Raitre torna ad occuparsi dei delitti della setta, con gli inquietanti risvolti di un gran numero di sparizioni e strani suicidi

La trasmissione di Raitre "Chi l’ha visto" è tornata nella serata di lunedì 22 ottobre ad occuparsi dei delitti delle Bestie di satana. E lo ha fatto riprendendo l’inquietante filone su cui lavora l’ex procuratore di Busto Arsizio e ora procuratore di Monza, Antonio Pizzi. Nel lungo servizio dedicato alla vicenda dalla trasmissione non sono mancate le confessioni di due dei personaggi già incriminati e condannati per i delitti della setta: Andrea Volpe, il "pentito" che con l’assassinio dell’ex fidanzata Mariangela Pezzotta, nel gennaio 2004, fece emergere la vicenda, e Mario Maccione, che appena sedicenne vibrò il primo colpo nel massacro di Chiara Marino e Fabio Tollis, una fredda notte di gennaio del 1998.

Ma non è mancata neppure la testimonianza delle madri di due giovani scomparsi la cui morte viene considerata legata alla setta, come Christian Frigerio (nella foto) e Doriano Molla. Frigerio scomparve nel nulla il 14 novembre 1996; Molla fu ritrovato impiccato nel 2000, e come lui si suicidarono, uno dopo l’altro, cinque suoi amici membri della medesima band musicale, per un totale di sei morti premature su dodici componenti del complesso. Un fatto cui si interessa ora anche la Procura bustese, competente per territorio: mentre Frigerio abitava a Brugherio, Molla era di Cavaria con Premezzo. Lì e a Cassano Magnago vi sarebbero stati i suicidi sospetti, e non sarebbero gli unici. La madre di Doriano, Flaviana Cassetta, sostiene da tempo che il figlio non si suicidò, citando davanti alle telecamere di Raitre, come ha già fatto in altre trasmissioni televisive nei giorni scorsi, alcune incongruenze nel racconto dei ragazzi che trovarono Doriano e il fatto che il giovane sarebbe stato trovato ai piedi di un labero troppo basso per esservisi appeso. La donna chiede ora a chiunque sappia di rivolgersi alla trasmissione, sotto garanzia di anonimato. Trait d’union tra il caso Molla e la vicenda giudiziaria accertata sarebbe la conoscenza con Andrea Bontade, a sua volta portato al suicidio con allucinogeni e martellamento psicologico nel 1999, come conferma Volpe nella sua ricostruzione a "Chi l’ha visto".

Agghiacciante anche il quadro che emergerebbe sulla base dell’indagine monzese sul caso Frigerio. La madre ha riferito di aver udito da lui per la prima volta il nome Bestie di satana, che solo nel 2004, all’esplodere del caso mediatico e giudiziario, associò alla setta. Un Christian terrorizzato, prima di scomparire, avrebbe confidato ad amici poi riusciti a sfuggire alle grinfie del gruppo le sue perverse dinamiche interne. Frigerio sarebbe stato fra quanti "reclutavano" giovani adepti, che venivano attratti con la droga, quindi dovevano subire violenze fisiche e sessuali per "entrare nel giro". Per entrare davvero a far parte della setta, che non sarebbe stata altro che una piccola parte di un movimento più ampio, bisognava compiere "atti di coraggio": uccidere, animali, a volte persone. La scomparsa insoluta di alcune giovani donne, che sulla base di quanto riferirebbero alcuni testimoni, in qualche caso sarebbero "usate" per orge, drogate e poi uccise, potrebbe essere legata a queste pratiche, portando il totale ad una ventina di morti sospette nel complesso.

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Pubblicato il 22 Ottobre 2007
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