Accam, niente sconto sulla Tarsu per i borsanesi

Il presidente della Provincia Reguzzoni punta il dito contro il Comune per il naufragio dell'"operazione sconto" per chi vive nei pressi dell'inceneritore

Il Presidente della Provincia di Varese, il bustocco Marco Reguzzoni (foto), interviene in merito alla prevista riduzione della TARSU o tassa rifiuti per chi vive nel raggo di due chilometri dall’inceneritore Accam, idea che sinora non è andata in porto, bensì… in fumo. "La vicenda" spiega la nota stampa diramata da Villa Recalcati, "è iniziata nel momento in cui la Provincia di Varese non voleva fare pagare la TARSU ai cittadini di Borsano e Sacconago che abitano vicino all’inceneritore Accam. Il Comune di Busto ha sostenuto che sarebbe stato meglio un rimborso, quindi la Giunta Provinciale del 18 gennaio 2006 ha approvato con la delibera n° 9 uno stanziamento annuo di 300.000 euro al Comune di Busto Arsizio, la cui erogazione è subordinata alla riduzione di 30 euro a persona (circa 100 a famiglia) della Tarsu per i cittadini residenti nel raggio di 2 chilometri dall’impianto. Somma che la Provincia di Varese prevede a bilancio da due anni".

Busto non è stata, a quanto pare, granché sollecita nel rispondere. "La risposta del Comune di Busto è arrivata solo il 20 settembre 2007, con una lettera firmata da un funzionario nella quale si dice che la riduzione sarebbe stata estesa a tutti i cittadini. Una decisione tecnicamente inapplicabile, poiché si presterebbe a un ricorso da parte di tutti gli altri Comuni della provincia, visto che la riduzione non è finalizzata, ma indistinta e che inoltre non rispetta lo spirito della decisione presa dalla Provincia di Varese".

Il Presidente Marco Reguzzoni, "che per primo ha sostenuto la possibilità di non far pagare la Tarsu per chi abita vicino all’inceneritore", sottolinea la nota della Provincia, "esprime tutto il proprio rammarico: «Mi dispiace che purtroppo non si sia riusciti, in oltre 4 anni di tempo e con due giunte comunali diverse a mandare in porto questa operazione. Rispetto ai 40 MILIONI di euro che ho previsto come investimenti per la città di Busto Arsizio o contributi al Comune, questi 300 mila euro l’anno non sono certo significativi. Mi spiace però di non riuscire a far passare il concetto che dove esiste un qualche cosa che dà fastidio, ai cittadini si possa non far pagare le tasse o dare un rimborso in qualche altra forma. Questo fatto non tocca gli ottimi rapporti con il sindaco di Busto Gigi Farioli e la sua squadra, ma si tratta certo di un traguardo non raggiunto».

E sempre in tema di bustocchi a Villa Recalcati, l’assessore provinciale Gianfranco Bottini aggiunge: «Lavoreremo nei prossimi mesi per capire se possiamo destinare ad altre opere che interessano i cittadini di Borsano e Sacconago le somme che la Provincia di Varese in questo modo recupera».

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Pubblicato il 23 Novembre 2007
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