Malpensa, sicurezza e cda delle partecipate in consiglio comunale

Divisi i due poli sulle mozioni presentate nella sala di largo Camussi

Chiusa la contestazione relativa alla vicenda coop e Business Park, mentre il libro di Caprotti continua a girare per i banchi di maggioranza e opposizione, si riprende con alcune comunicazioni di Quintino Magarò (Polo Civico) sull’abbandono e il degrado dell’area di via De Magri e sul carico di lavoro eccessivo presso l’ufficio anagrafe.  

Unico argomento all’ordine del giorno è poi la riduzione del numero massimo di componenti dei consigli di amministrazione delle società partecipate: un atto dovuto per allinearsi alla legislazione nazionale, che impone la scadenza del 22 novembre. L’assessore al bilancio Carlo Bonicalzi ha illustrato le modifiche, che prevedono la riduzione ad un massimo di 3 membri dei CdA di partecipate con capitale inferiore ai 2 milioni di euro e ad un massimo di 5 membri per le partecipate con capitale superiore ai 2 milioni e per le società miste. Voto favorevole di tutti i consiglieri, con l’eccezione di Magarò che si astiene considerando il provvedimento una occasione per creare «da una, due società distinte, senza cambiare nulla»: risultato già anticipato dall’ampia convergenza in conferenza dei capigruppo. Se il giudizio sul provvedimento specifico è condiviso, molto meno è il giudizio sul governo che l’ha emesso: il centrosinistra rivendica l’operato dell’esecutivo Prodi, mentre Lega e maggioranza (gallaratese) incalzano: «Speriamo che il provvedimento – spiega Giuseppe De Bernardi Martignon i- sia allargato al più presto al governo centrale e ai suoi 103 membri». 

Analoga divisione per schieramenti sulle mozioni relative a Malpensa (con l’aggiunta dell’attacco della Lega ai finanziamenti a fondo perduto per l’Alitalia) e sulla sicurezza. Su quest’ultima, presentata da FI, AN e DC/Nuovo PSI, la mediazione del presidente Donato Lozito fa sì che si ottenga un accordo: fiducia e ringraziamenti dell’ordine e impegno a reperire fondi presso il governo centrale per nuove dotazioni, in particolare per le nuove Alfa 159. Voto favorevole di tutti i consiglieri, con l’eccezione dell’astensione del leghista Roberto Borgo (che voleva un riferimento all’indulto, votato in Parlamento anche da Forza Italia) e del voto contrario di Cinzia Colombo (PRC), che conferma la fiducia alle forze dell’ordine, ma denuncia una campagna sicuritaria che più che ai reati guarda alla paura della gente. I dati in possesso del vicesindaco Paolo Caravati, che parlano di una riduzione dei reati penali e di una limitata penetrazione delle organizzazioni mafiose rispetto ad altre aree della provincia, sembrano confermare che le cose a Gallarate non vanno poi male. E questo è quel che interessa ai gallaratesi, più che le opposte valutazioni sul governo nazionale che hanno tenuto banco per buona parte della serata.

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Pubblicato il 13 Novembre 2007
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