«Per riuscire nella vita, non bastano “buoni” genitori»

Ultimo apputnamento dell'Orientagiovani. Trecento studenti hanno seguito una lezione di "futuro" alla Liuc: tanti i consigli ma anche gli avvertimenti

«Il presidente di una grande impresa chiama un suo dipendente e gli dice: "Ti ho assunto sei mesi fa come fattorino e, dopo ti ho promosso impiegato, quindi direttore vendite, e poi vicepresidente. Oggi ti voglio cedere il mio posto". L’impiegato ci pensa e poi risponde: "Accetto". Il presidente lo guarda stranito: "Solo accetto???" e l’impiegato replica: "Grazie, papà!"».
Michele Tronconi, vicepresidente di Univa con delega alla formazione, ha così esordito, questa mattina, davanti ai trecento studenti delle superiori invitati alla Liuc per l’Orientagiovani: «Ma se la barzelletta fa ridere – ha poi proseguito il vicepresidente – il seguito della storia può anche non essere divertente. Se non si hanno le competenze, non si va avanti e si distrugge qualsiasi cosa».

Un inizio più diretto ed efficace non si poteva pensare per gli studenti degli ultimi anni, scelti nelle scuole della provincia in base ad un questionario per individuare i più motivati a proseguire gli studi. L’appuntamento conclusivo di Orientagiovani alla Liuc aveva lo scopo di sensibilizzare i giovani alle sfide del futuro, sfide fatte di capacità, professionalità e carattere: «I vostri concorrenti non sono solo i compagni di scuola – ha ammonito Tronconi – ma saranno anche i vostri coetani cresciuti nei paesi emergenti che hanno fatto della preparazione e della conoscenza gli strumenti per il riscatto sociale. Quella determinazione vi sarà fatale se voi vi lascerete trovare confusi».

In silenzio, gli studenti hanno seguito i "consigli pratici" snocciolati dal vicepresidente degli industriali varesini, capitano dell’impresa tessile Gaspare Tronconi, per farsi spazio nel mondo del lavoro: imparate a fare domande; coltivate la cultura generale; ponetevi obiettivi misurabili; leggete tanto, almeno un libro alla settimana, preferibilmente in lingua straniera; imparate a pensare in un’altra lingua; imparate a scrivere; continuate a confrontarvi; non smettete di fare sport che crea il carattere e vi dà coraggio; giocate d’anticipo».

Un crescendo di messaggi precisi e concordanti per colpire il giovane auditorio e sollecitarlo ad avere idee chiare sul proprio futuro: «Chi rimane mediocre avrà una vita grigia – ha ammonito Chiara Macconi, ispettrice del Miur esperta di processi formativi – Diventate i migliori».

Importante è stato definito anche il momento della scelta universitaria. I due relatori individuati da Univa tra i docenti della Liuc, Luca Mari e Massimiliano Serati, hanno invitato i ragazzi a valutare bene le proprie attitudini oltre alle capacità di apprendimento.

Una full immersion senza cedimenti quella a cui hanno assistito gli studenti nella sala Bussolati della Liuc, ultimo atto della tradizionale iniziativa di formazione di Univa che ha visto, inoltre, la visita in tre aziende del territorio, incontro riservato a quegli studenti che vorrebbero un futuro più tecnico e pratico, e il lancio del concorso riservato a studenti che vorranno realizzare una tesina, da portare all’esame di maturità, incentrata, soprattutto, sulla riscoperta delle radici del tessuto imprenditoriale varesino.

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Pubblicato il 22 Novembre 2007
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