Spuntano i grattacieli sopra la stazione
Uno studio del Pirellone presenta 3 possibili soluzioni per il nuovo quartiere: gli edifici da 90 metri supererebbero in altezza il Bernascone
Varese città di grattacieli. Palazzi alti 30 piani, che si innalzano per 90 metri, che supererebbero persino il campanile del Bernascone, l’edificio più rappresentativo della città, alto circa 77 metri. E’ solo una possibilità, ma suggestiva, e forse per qualcuno eccessiva. Un sorpasso che sarebbe anche simbolico, con i palazzi della nuova stagione immobiliare della città che avanzano su quelli della tradizione, e scalzano definitivamente l’immagine di Varese, cittadina ancora attaccata alle sue origini di botteghe e caseggiati contadini e industriali.
L’ipotesi è questa: i grattacieli saranno situati nella zona delle stazioni che andrà modificandosi completamente entro 4 anni, grazie a un progetto immobiliare, ferroviario e urbanistico; oggi è solo allo stato embrionale, ma domani, con la regia della Regione Lombardia (il motore è l’assessore alle infrastrutture, il varesino Raffaele Cattaneo), potrebbe sfociare in una rivoluzione. Il nuovo skyline della città lo ha immaginato “Infastrutture lombarde”, la società del Pirellone che ha realizzato lo studio con 3 possibili soluzioni urbanistiche per il nuovo “comparto stazioni”: i grattacieli da 30, i palazzoni da 25, e i palazzetti da 8 piani.
L’idea è stata presentata nel convegno che il Comune ha realizzato oggi al liceo musicale sulle stazioni unificate. Da un lato, si ipotizza una città verticale, che impegna 122mila metri quadri di terreno, regala alla città una stazione sola, i binari a raso, ridisegna tutta la zona, guadagna spazio: 18% del terreno costruito e metà delle aree destinate a verde. Le soluzione totalmente opposta è quella della tradizione: edifici di massimo 8 piani, ma con il 39% di superficie occupata, in pratica una estensione in orizzontale del nuovo centro direzionale. Infine, una soluzione di mediazione: 25 piani massimo.
La soluzione grattacieli non è indolore e susciterà discussioni: toglierà ad esempio ai cittadini di Varese Est una parziale vista su Sacro Monte e Campo de Fiori. Sarà digeribile per la città? «Potrebbe essere interessante ma il confronto è aperto» dice il sindaco Fontana.
Ma il progetto va anche letto come parte di un grande cambiamento: piazza Repubblica, la caserma che diventa un teatro, la tangenzialina in costruzione tra l’Iper e Induno, nuovi parcheggi, nuovi alberghi, la rotatoria in Largo Flaiano. La stazione, inoltre, sarà parte di una linea su rotaia che, se la ferrovia Varese Lugano sarà completata come sembra, metterà il capoluogo in una posizione di transito del traffico ferroviario internazionale e ci collegherà in 50 minuti con Como.
Il progetto stazioni costerebbe 150 milioni di euro circa, tutto finanziato dai privati che dovrebbero poi vendere gli spazi e fare profitti. Si parla di gara internazionale, si muovono già immobiliari da tutta Europa. Si cerca un grande architetto mondiale. E un equilibrio per la viabilità e la destinazione delle aree commerciali.
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