Una tavola rotonda chiude la “Festa del Teatro ragazzi”

Si conclude domani, venerdì 23 novembre, a Gallarate la “Festa del Teatro Ragazzi” all'interno del progetto “Oltre il palcoscenico”

Si conclude domani, venerdì 23 novembre, a Gallarate la  “Festa del Teatro Ragazzi” all’interno del progetto “Oltre il palcoscenico”, realizzato dalla Regione Lombardia e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L’iniziativa è organizzata dalla Fondazione Culturale 1860 Gallarate Città onlus, in collaborazione con la Provincia di Varese e il Coordinamento delle Compagnie teatrali di Varese. Dopo tre giorni di spettacoli teatrali ai quali hanno aderito circa 2000 bambini delle scuole gallaratesi, venerdì 23 novembre alle 10 nella Sala Conferenze del Teatro Condominio Vittorio Gassman di via Sironi 2 è in programma una tavola rotonda dal titolo “Il Teatro Ragazzi in Provincia di Varese. Prospettive di rete e coordinamento sul teatro ragazzi”. Intervengono Claudia Colombo, assessore alla Cultura della Provincia di Varese; Fabio Naggi, vicepresidente AGIS-AS.T.RA.; Adriano Gallina, Direttore Fondazione Culturale “1860 Gallarate Città”; i rappresentanti del Coordinamento Compagnie Teatrali Provincia di Varese; i rappresentanti delle compagnie ospiti. 

La Provincia di Varese sta assistendo, nel corso degli ultimi anni, ad una decisa ripresa delle iniziative legate alla programmazione di attività rivolte all’infanzia e alla gioventù. In particolare, dopo alcuni anni nel corso dei quali si è verificato un forte rallentamento nella programmazione di vere e proprie stagioni teatrali rivolte alle scuole e alle famiglie, si registra oggi una netta ed estremamente positiva controtendenza. Dal capoluogo a Gallarate, da Bisuschio a Jerago con Orago, dalla storica rassegna di Cardano, Ferno e Lonate Pozzolo alle esperienze di Scenaperta a Legnano, alle valli del Luinese, la provincia di Varese pare ora iniziare a mostrare i contorni possibili di un possibile sistema. Un’opportunità che nasce anche, al contempo, da una ripresa sistematica del dialogo artistico e progettuale tra i soggetti che operano professionalmente nel settore in provincia e che, sino ad oggi singolarmente e con l’esclusivo sostegno degli enti locali di riferimento, hanno posto in campo le esperienze di cui si diceva. Il contesto pare dunque propizio per tentare uno scatto organizzativo verso la costruzione di una rete progettuale aperta ad una maggior sistematizzazione e al coordinamento della programmazione sul territorio provinciale, nella direzione di un modello più incisivo ed efficace di collegamento tra il mondo della produzione e il mondo della scuola e delle famiglie, in grado di creare – attraverso forme unitarie di promozione e attraverso la possibilità di garantire alle compagnie ospiti teniture più lunghe – economie di scala e significativi elementi di razionalizzazione della spesa. Il modello di riferimento è quello della rete, il cui tratto caratteristico (che lo distingue per esempio da quello tradizionale del circuito) è da individuarsi nell’orizzontalità: se il circuito presuppone – almeno storicamente – storicamente un centro direzionale (il vertice) che trasferisce poi agli altri aderenti vantaggi e svantaggi delle decisioni assunte in pressoché assoluta autonomia dalla direzione stessa, la rete comporta invece un processo operativo che oscilla strutturalmente, e per definizione, tra autonomia e centralizzazione. Il modello è cioè quello di decisioni assunte collegialmente, perseguite e poste in atto in autonomia dai soggetti aderenti, sulla base di un coordinamento operativo centralizzato attuato dai membri stessi della rete.

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Pubblicato il 22 Novembre 2007
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