Alterlist”: “In stazione servono più spazi per le biciclette”

L'associazione "ancora insoddisfatta" per l'intervento del Comune, che dopo quattro anni ha fruttato 40 posti-bici non custoditi. "Le necessità sono ben superiori"

Riceviamo e pubblichiamo

Grazie all’intervento dell’assessore ai Lavori Pubblici Franco Girola, apprendiamo che dal 22 gennaio i pendolari possono usufruire del deposito biciclette per il quale, in un rinnovato spirito di collaborazione con le Ferrovie dello Stato, l’Amministrazione comunale ha investito 12.000 Euro.

La gentile concessione arriva con circa quattro anni di ritardo (la chiusura dell’ex deposito custodito risalente all’ormai lontano 2003) e soprattutto grazie alle pressioni continue di associazioni cittadine e consiglieri d’opposizione, su un tema che rischiava di divenire l’ennesimo binario morto di questa Amministrazione.

Come Alterlist abbiamo organizzato con notevole successo il 3 e 4 dicembre, sostenuti da volontari e Legambiente, un servizio di custodia autogestita delle biciclette in stazione, l’iniziativa «Custodiamocilabici».

Abbiamo evidenziato e monitorato i bisogni effettivi dei pendolari, stimando la necessità di circa 150 posti bici, oltre ovviamente ad una o più persone incaricate di custodire i mezzi per tutto l’arco della giornata (il servizio era stato garantito sulla fascia oraria 6.00-20.00, ma si è posta la necessità di protrarlo fino alle h. 21.00).

Ci riteniamo ancora insoddisfatti, quindi, per le modalità con cui l’Amministrazione si ostina a portare avanti a singhiozzo progetti riguardanti vaste parti della cittadinanza senza porsi il problema di quali siano le effettive necessità di quest’ultima.

Ascoltando i pendolari e gli organizzatori di Custodiamocilabici, l’amministrazione si sarebbe resa conto di quanto un deposito incustodito di 60 metri quadrati con 40 archetti appoggia-bici sia un servizio a metà.

Il fatto poi che il progetto non preveda la figura di custodi lascia completamente irrisolto il principale problema di chi lascia la bici in stazione, ovvero i furti, che quasi mai vengono denunciati alle forze dell’ordine e che sono ampiamente sottostimati, come dimostrano le nostre interviste ai pendolari/ciclisti che in diversi casi hanno subito il furto 2/3 volte negli ultimi tre anni.

Quello che da oggi potremo chiamare deposito-bici, è l’ennesima risposta non funzionale e parziale risultante dal lavoro inutile (dal momento che è condotto in tutta autonomia) di un’Amministrazione sorda, che non vuole ascoltare né le parti politiche d’opposizione, né le associazioni cittadine, né tantomeno la cittadinanza stessa.

L’Amministrazione comunale sa già da tempo ciò di cui i pendolari hanno bisogno: un parcheggio coperto, illuminato, custodito a prezzo modico, con 150 posti-bici; oltre a piste ciclabili in città ed altri parcheggi custoditi dislocati su tutto il territorio comunale in modo da incentivare l’uso delle due ruote in tutta sicurezza, in una delle aree più inquinate e malsane d’Italia.

In attesa di ciò che ancora manca, ci adatteremo a malincuore ad utilizzare quello che c’è (ma che malauguratamente non serve).

Speranzosi che la prossima gentil concessione goda di quel dialogo e di quella salutare trasparenza consoni a qualsivoglia progetto politico.

Invitiamo tutti a partecipare il 5 febbraio ore 21 in Villa Tovaglieri all’incontro promosso da Legambiente per continuare su questo percorso.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Gennaio 2008
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