Dalla vecchia cartiera un impianto per produrre energia pulita

Alcuni privati realizzeranno, in una parte dell’area Mayer, un impianto di produzione di energia elettrica e termica a impatto ambientale zero, tramite la combustione di olii vegetali

Un impianto per produrre energia pulita, con impatto ambientale praticamente pari a zero. È quanto sarà realizzato nei prossimi mesi a Lonate Ceppino, nella valle al confine con Cairate, in un pezzo di terreno che fa parte della vecchia cartiera Mayer. Il progetto è già stato approvato sia dal Comune che dalla Provincia di Varese, e sono attualmente in corso gli ultimi accertamenti per poi eseguire i lavori. La ditta che si sta occupando della realizzazione dell’opera è la Cataoil di Gallarate, con la quale siamo entrati in contatto per chiedere spiegazioni sul funzionamento dell’impianto.

«È un gran bel progetto – spiegano dall’azienda – che prevede l’attuazione di un impianto di cogenerazione che produrrà energia elettrica ed anche energia termica tramite la combustione di olio proveniente dal settore agroalimentare, come l’olio di colza o di girasole». In pratica, bruciando questi olii, si produce energia elettrica che poi viene immessa nella normale rete elettrica della distribuzione di Enel. «Sono in corso diversi contatti per capire come immettere nella rete questa produzione di energia – proseguono dalla ditta -, mentre per la produzione termica è ancora prematuro parlarne».

Dalla Cataoil garantiscono inoltre che non vi saranno scarti di produzione da dover smaltire: «L’impianto infatti si autoalimenta: tramite la produzione di energia non ha bisogno di altri combustibili per funzionare. Una volta terminato l’impianto si vedrà un grande camino per l’emissione dei fumi, ma qui saranno presenti sofisticati analizzatori che terranno costantemente monitorata l’emissione di fumi, che non saranno assolutamente nocivi, né per l’ambiente, né per l’uomo».

Sulla tempistica per la costruzione dell’impianto, non si hanno ancora date certe. Ma dalla Cataoil si dicono sicuri della realizzazione: «Questo tipo di impianti a bassissimo impatto ambientale sono il futuro della produzione di energia – concludono dall’azienda -. E poi in questa maniera si contribuisce a riqualificare parzialmente anche un’area dismessa in condizioni davvero vergognose. Speriamo sia un buon input per far rinascere quell’area importante».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Gennaio 2008
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