Giornata della Memoria, una settimana di eventi per non dimenticare

Busto Arsizio celebra a partere da lunedì 21 gennaio il ricordo dell'Olocausto

Anche quest’anno l’Amministrazione comunale invita la cittadinanza, e in particolare i più giovani, a celebrare il Giorno della Memoria, istituito "in ricordo dello sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio e, a rischio della propria vita, hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati" (art. 1 legge n.221 del 20 luglio 2000).

Nella consapevolezza che memoria e conoscenza possono contribuire a evitare il ripetersi di altri errori o almeno a risvegliare le coscienze, l’Amministrazione ha predisposto un ricco calendario di eventi, in programma dal 21 al 28 gennaio, in collaborazione con alcune scuole cittadine (licei Artistico e Classico, medie Prandina e Schweitzer, Istituto Crespi), il teatro Sociale, la sezione Varese-AltoMilanese dell’Associazione Italia – Israele, ANPI e ANED.

Lunedì 21, il primo appuntamento della settimana organizzato con l’Istituto Crespi: alle 9.30 e alle 14.15 al museo del Tessile sarà proiettato il film "Train de vie" del regista romeno Radu Mihaileanu, una co-produzione del 1998 che ha vinto il David di Donatello nel 1999 per il miglior film straniero, in cui si racconta la storia di un piccolo paese della Romania su cui si escogita un sistema fantasioso per evitare la deportazione: "autodeportarsi" in treno con tanto di finte SS (ebree, ovviamente) "di guardia".

Martedì 22 un evento in collaborazione con il Consiglio comunale dei ragazzi: alle 9.30 al museo del Tessile sarà presentato il CD "Shoah" realizzato dagli alunni delle medie Schweitzer.

Mercoledì 23 al teatro Manzoni alle 9.30 sarà invece possibile ascoltare Becky Behar, testimone della strage di Meina. Alle 10.30 seguirà la proiezione del film "Senza destino" di Lajos Koltai, che racconta la storia di un ragazzino deportato in un campo di concentramento, tratta dal romanzo autobiografico di Imre Kertesz.

Giovedì 24 gennaio alle 21 in biblioteca (piazza Vittorio Emanuele II) l’attore comasco Marco Ballerini e il violinista Beppe Crosta metteranno in scena lo spettacolo "Shoah", un collage di canzoni, poesie e diari scritti dal 1938 al 1945. Varie le fonti: da "Brucia!" del poeta del ghetto di Varsavia Nardekhai Gebirtig, a "Sepolti a Varsavia" di Emmanuel Ringelblum, a "il diario di David Rubinowich". A fare da trait d’union tra le letture le note del canto tratto dal salmo 118 di Davide: "Aprimi le porte della giustizia e io vi entrerò": si tratta del canto intonato dai chassidim, ebrei seguaci di un movimento fondato sulla non violenza, mentre venivano condotti alle camere a gas.

La Biblioteca civica ospiterà per tutta la settimana anche una mostra di libri e documenti sul tema della Shoah. 

Venerdì 25 alle medie Prandina e sabato 26 al liceo Classico Crespi, alle 10.30, doppio appuntamento con la presentazione del libro "Chi vuol vedere la mamma faccia un passo avanti" di Maria Pia Bernicchia, in cui si narra la storia di venti bimbi ebrei (tra cui un italiano, Sergio de Simone, nato a Napoli) che dopo aver subito gli esperimenti di Mengele, furono trucidati nella scuola di Bullenhuser Damm alla vigilia della fine del conflitto. Nel titolo il tremendo inganno con cui questi piccoli furono selezionati per il progetto "scientifico" del dottor morte. La presentazione sarà curata dall’editore, Andrea Jarach, figlio di sopravvissuti alla Shoah e promotore di numerose iniziative di sensibilizzazione sul tema dello sterminio.

Alle 11 in entrambe le scuole sarà inaugurato un giardino di rose bianche dedicato alla memoria dei bimbi di Bullenhuser Damm. Così scrive Maria Pia Bernicchia: "Il Giardino di rose bianche nasce da un progetto educativo in memoriam di Georges-Andrè, Jacqueline, Edo, Lexie, Marek, Blumele, Lea, Sergio, W., Roman, Lelka, Surcis, Ruchla, H.,Roman, Eduard, Marek, Riwka, Eleonora, Mania e di tutti i bambini che oggi sono cielo… senza una carezza. Il Primo Giardino di rose bianche si inaugurò ad Amburgo nel 1984. Alla celebrazione era presente mamma Gisella, la mamma di Sergio. Fu l’unica volta che andò ad Amburgo a Bullenhuser Damm. Ma quella povera mamma era frastornata, silenziosa, un po’ distaccata, quasi a non voler credere che avessero fatto così tanto male ai 20 bambini, al suo bambino, che era così bello… Tornata a casa continuò ad aspettarlo."

Il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, alle 9.30 è in programma la deposizione di una corona davanti al monumento alla Resistenza e Deportazione di via Fratelli d’Italia.

Nel pomeriggio, alle 17, al liceo Artistico Candiani andrà in scena lo spettacolo teatrale "Dedicato…ad Angelo" curato da Delia Cajelli e dalla compagnia Attori del teatro Sociale. Nell’edificio di piazza Trento Trieste dove ora c’è il liceo e dove aveva sede il comando fascista, sarà raccontata la vicenda di Angioletto Castiglioni, il bustocco reduce dal campo di Flossenburg, che proprio in quello stabile fu vittima di atroci torture. Chiude il calendario delle manifestazioni lo spettacolo "Se questo è un uomo" di Primo Levi in programma al teatro Sociale il 28 gennaio alle 10.15 a cura dell’AT Theatre.

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Pubblicato il 19 Gennaio 2008
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