«La scuola media non è sicura», chiesto l’intervento dell’Asl

In una lettera dettagliata viene descritta la situazione in cui versa lo stabile e l'assenza delle norme di sicurezza

«La scuola media di Tradate non è sicura. Lo dimostrano i numerosi episodi avvenuti nel corso del tempo». Gian Marco Martignoni, della segreteria Cgil di Varese lancia l’allarme in una lunga e articolata lettera inviata all’Asl, e per conoscenza al Csa di via Copelli (l’ex provveditorato agli studi) e al sindaco di Tradate Stefano Candiani.
Martignoni chiede l’intervento degli organi competenti per una situazione, dichiara il sindacalista che anche genitore di un alunno della scuola, che "mette a rischio"  il personale docente e gli stessi studenti.

Si legge nella lettera inviata all’Asl «Chiediamo un vostro intervento nella scuola media di Tradate, ubicata in Via Trento e Trieste, in quanto ci vengono segnalati rischi e pericoli per il personale docente e gli alunni, nonché per i genitori e quant’altri  provenienti dall’esterno, poichè non viene effettuata né l’ordinaria manutenzione dello stabile né quella straordinaria, seppur sollecitate più volte con conseguenze ed eventi che sono stati segnalati recentemente e negli anni trascorsi alla Direzione scolastica dell’Istituto comprensivo, al Sindaco del comune di Tradate e per conoscenza al Consiglio di Istituto».
Ed ecco elencati nel dettaglio i fatti più clamorosi

«Lunedì 12 novembre dell’anno scorso  alle ore 11,30 si è staccato un finestrone dello spogliatoio femminile con il telaio in ferro crollando dall’alto sul pavimento. Fortuna vuole che gli alunni fossero a quell’ora in palestra. 
Durante il mese di settembre si è staccato un pezzo di cornicione dal fronte est, cadendo davanti alla scuola. Ma altre parti pericolanti sono state rimosse successivamente sia dal cornicione fronte est che da quello  fronte ovest. 
Vi sono frequenti  e ripetute infiltrazioni di acqua dal soffitto della palestra».
Ma anche la mensa è nel mirino di Martignoni, il locale viene definito "indecente" e «
a rischio elevato sul piano igienico –sanitario». 
«L’impianto servo-scala è rotto e pericoloso e non vi è la predisposizione di un accesso adeguato per gli eventuali alunni portatori di handicap -continua la lettera della Cgil- . 
Un paio di anni fa sono caduti davanti all’ingresso principale della scuola diversi pezzi del tetto in eternit. 
In relazione a quest’ultima vicenda  si richiede la verifica dello stato di conservazione  della copertura del tetto in eternit, per l’eventuale rimozione e smaltimento come previsto dalla normativa vigente». 
La lettera si conclude con un riferimento alla mancanza di rispetto e applicazione della 626: «Segnaliamo che le reiterate sollecitazioni non hanno avuto un riscontro tangibile, quindi, riteniamo che vi sia un’inadempienza al rispetto delle leggi e chiediamo ai fini dell’incolumità di quanti frequentano il plesso scolastico, un intervento immediato» .

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Gennaio 2008
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