Lago Maggiore off limits per i turisti con la barca

Scoppia la polemica tra comuni, Regione e consorzio sulla percentuale dei posti barca da assegnare ai turisti. Secondo la legge il 70% ma in realtà non è così

Sei un turista, hai una barca e vuoi un posto barca in uno dei porti della sponda lombrada del lago Maggiore, magari a Luino, ad Angera o a Maccagno? Scordatelo, meglio la sponda piemontese oppure il mare. Nonostante, infatti, la legge regionale 22/98 assegni ai non residenti, alias i turisti, il 70% dei posti barca nei porti pubblici attualmente a farla da padrone sono i proprietari di barca residenti. Luino ha assegnato, nell’ultimo bando, 217 posti barca su 217 ai residenti mentre circa 50 non residenti sono in attesa da oltre due anni di un posticino anche per loro. A Maccagno, perla turistica del Verbano, il 60% dei posti è stato assegnato ai residenti e solo il 40 ai turisti. Ispra, invece, si è messa in regola, per la prima volta, da quest’anno rispettando le percentuali indicate dalla Regione. Quasi tutti i porti della sponda lombarda non rispettano questa percentuale e, ora che il consorzio che gestisce i porti vuole farla rispettare, scoppia la polemica.

Il consorzio per la gestione associata dei laghi Maggiore, Monate, Comabbio e Varese si ritrova, dopo la grana dei canoni dei cantieri nautici, una nuova mina inesplosa che riguarda i criteri di assegnazione dei posti barca nei porti pubblici. «La situazione è in stallo da anni – spiega Ercole Giannuzzi, assessore al demanio del comune di Luino – per quanto riguarda la mia città posso dire che nel 2001 inviammo il nostro regolamento, che prevedeva di dare comunque precedenza ai residenti, alla Regione che lo ha approvato (nonostante la legge regionale 22/98, ndr) e noi siamo andati avanti per questa strada». In poche parole la stessa Regione, che aveva scritto le regole, non le ha rispettate. «Purtroppo il Pirellone aveva ereditato la situazione dal demanio – spiega ancora – che ha lasciato un’eredità di pura anarchia che si sta cercando di rimettere a regime tramite il consorzio dei laghi».

In effetti, ora, l’assessore alle invrastrutture Raffaele Cattaneo sta cercando di riportare un po’ di ordine arrivando a proporre una modifica all’attuale legge che porti un bilanciamento dei posti barca tra residenti e non residenti al 50% ciascuno. Per alcuni porti come Luino sarebbe comunque un bel problema, dato che attualmente i posti sono tutti assegnati ai residenti, mentre per Maccagno si profilerebbe un aggiustamento tutto sommato controllabile. Resta inspiegabile il fatto che la legge del ’98 non sia mai stata rispettata a distanza di dieci anni e non sia mai stata fatta rispettare dall’ente stesso che l’aveva approvata.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Gennaio 2008
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