Riecco Holland: “Salvarsi? Sono qui perché ci credo”

Delonte non è più un ex: ha svolto il primo allenamento a Masnago. Intanto Capin finisce fuori squadra mentre è incerto il destino di Beck

Un tatuaggio in più sul braccio, il sorriso nel salutare lo staff medico e i custodi di Masnago, qualche balzo verso canestro che strappa un timido applauso al pubblico presente.
Diverse decine di persone, di tifosi, di varesini che ancora sperano nella salvezza della Cimberio e che per questo sono venuti a riaccogliere Delonte Holland, che ha scelto un martedì sera di pioggia per tornare a vestire il biancorosso.

L’ala di Greenbelt è così l’ultima pedina che Varese muove sullo scacchiere (diciottesimo e ultimo tesseramento stagionale) per provare a cambiare un destino gramo. Un destino che nel frattempo qualche giocatore ha sposato: ci riferiamo ad Aleksandar Capin, da oggi ufficialmente fuori squadra e che viene lasciato ad allenarsi da solo come da regolamento «visto che ci ha detto di non voler più giocare con noi» sottolinea un laconico Cecco Vescovi. Per lui, che vedremmo bene in fondo alla panchina, convocato senza mai più scendere in campo a prendersi i fischi del pubblico, non si esclude un prestito. Rigorosamente al prezzo (ci si augura alto) che deciderà Varese.

«Conosco bene la situazione della Cimberio, e credo che non sia troppo tardi per provare a salvarsi» è la frase di esordio di Delonte nel ventre di Masnago, subito dopo aver concluso il suo allenamento. «Ho deciso l’altra notte di tornare, anche sotto la spinta dei miei procuratori. Però è chiaro: se non credessi nella salvezza non sarei venuto di nuovo a Varese. Scendere in LegaDue non è un’idea che mi piace, ve lo assicuro. Farò di tutto per evitarlo».
Sul passaggio estivo alla Virtus,  Delonte conferma quanto detto tempo fa: «Bologna fa l’Eurolega, mi sono trasferito per quello», sorridendo poi in silenzio quando gli viene fatto il nome di Magnano con il quale i rapporti non sono mai stati idilliaci. Oggi invece in panchina c’è Bianchini che in allenamento non ha risparmiato qualche urlaccio ai suoi uomini (con tanto di colorita strigliata ad Hafnar reo di scarsa concentrazione ai tiri liberi).

Holland non è stato ancora ufficializzato dalla società, visto che manca ancora un documento da parte della Virtus per sottoscrivere il prestito. Per questo si sta muovendo Mario Oioli che nelle prossime ore dovrebbe sistemare il tutto. Rimane invece da definire il futuro di Romel Beck: con l’arrivo di Holland è lui il destinato a lasciargli il posto tra i quattro extracomunitari che scendono in campo. Per ora il messicano si sta allenando con la squadra in attesa di verificare eventuali possibilità di prestito. Peccato, perché il buon Romel non è certo la causa prima della pessima classifica biancorossa e – con Capin allontanato e Fernandez in partenza per Buenos Aires – è forse l’unico tiratore da tre punti rimasto in rosa con Galanda. Allegria.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Gennaio 2008
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