Rifiuti elettronici: ecco le novità

Al centro del primo incontro del 2008 di “inFORMARSI”, il ciclo di corsi d’aggiornamento di Univa, la normativa RAEE e i nuovi obblighi sullo smaltimento dei rifiuti

L’Unione degli Industriali della Provincia di Varese ha acceso i fari sulle imprese produttrici e importatrici di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Lo ha fatto questa mattina nella sua sede di Gallarate, riaprendo, con il nuovo anno, il Programma “inFORMARSI”, corsi gratuiti di aggiornamento per il personale delle imprese associate. Stile pratico, informazioni dirette. Caratteristiche che fanno di questi incontri quelli tra i più seguiti dalla compagine associativa dell’Unione Industriali. Nel 2007 sono stati organizzati 16 appuntamenti, per un totale di 753 partecipanti.

Il ciclo 2008 è partito con un tema di stretta attualità: “L’iscrizione al registro dei produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche”, quelle che vanno sotto l’acronimo AEE. Dietro l’angolo, infatti, c’è una scadenza da rispettare: la registrazione a questo nuovo strumento di controllo che dovrà avvenire entro il 18 febbraio 2008. Non una semplice formalità. Le imprese che, senza essere iscritte al registro, immetteranno sul mercato qualsiasi tipo di apparecchiature, saranno punite con sanzioni amministrative pecuniarie anche pesanti. Da un minimo di 30mila, ad un massimo di 100mila euro.

Le norme che regolamentano la materia sono contenute in un decreto legislativo, il numero 151 del 2005. Testo che è stato al centro dell’incontro di quest’oggi. Numerose le novità, tutte inerenti al cambiamento che subirà la gestione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Grandi e piccoli elettrodomestici, strumentazioni informatiche, per telecomunicazioni e di illuminazione, distributori automatici, arrivati al termine del loro ciclo di vita, verranno trattati non più dagli enti locali, come è avvenuto fino ad oggi. La responsabilità passerà agli stessi produttori. Compresi i costi. Da qui l’esigenza di istituire un registro al quale iscriversi. “Lo strumento – ha spiegato agli imprenditori Riccardo Corridori del servizio ambiente di Anie, la Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche, aderente a Confindustria – servirà per attribuire ad ogni attività economica le proprie quote di mercato, in base alle quali verranno poi stabiliti i contributi che ogni impresa dovrà versare per il finanziamento del nuovo sistema di smaltimento”. Alle nuove incombenze, ai nuovi doveri di raccolta dei rifiuti, le singole imprese potranno far fronte singolarmente o aderendo a dei sistemi collettivi. Una sorta di alleanza tra imprenditori per adempiere agli obblighi imposti dalla normativa.

Al di là della scelta individuale dell’azienda, ha avvertito Corridori, fondamentale sarà comunque apparire sul registro in questione. Adempiere a questo obbligo è interesse dello stessa impresa visto che il decreto prevede come “i rivenditori debbano comprare solo da produttori che siano regolarmente iscritti”. Il rischio, oltre alla sanzione pecuniaria, è dunque quello di rimanere fuori dal mercato.

Fin qui le informazioni generali, dalle quali si è poi passati alle note più pratiche, quelle relative alla procedura di iscrizione che, ha spiegato Paolo Pipere, responsabile Ambiente e Territorio della Camera di Commercio di Milano, “potrà essere effettuata esclusivamente per via telematica”. Con un esempio pratico agli imprenditori è stato illustrato ogni passaggio della procedura. Tra le informazioni indispensabili da fornire c’è “la raccolta dati relativa al peso o al numero di pezzi immessi sul mercato italiano nel 2006 o, esclusivamente per le aziende che hanno iniziato ad adoperare nel 2007, di una stima dell’anno che si è appena concluso”. Per contarsi, prima di partire.  

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Gennaio 2008
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