Rossi: «I cittadini devono poter scegliere: torniamo alle preferenze personali»

Il senatore varesino del Partito Democratico interviene sull'argomento della riforma del sistema elettorale

Il crescente distacco e la sfiducia dei cittadini verso la politica costituiscono segnali forti, che non possiamo ignorare. Dobbiamo restituire agli elettori il valore di una scelta individuale, riformando il sistema in base al meccanismo della preferenza nominale.

I limiti e le degenerazioni che le preferenze hanno ingenerato in passato sono ampiamente noti. Tuttavia, se si vuole fornire una risposta che non sia ipocrita alle richieste che provengono dall’opinione pubblica, di evitare cioè i "nominati" e tornare agli "eletti", non vi sono molte alternative alle preferenze.

Se è difficile concepire un sistema elettorale perfetto, che possa accontentare tutti, occorre però continuare a battersi per ottenere regole chiare e condivise: proprio per questo siamo disponibili a costruire larghe intese, prestando ascolto alle richieste che provengono dal basso, dalla gente comune, e non solo dalle segreterie dei partiti e dalle sedi istituzionali. È importante che sia restituita ai cittadini una quota significativa di scelta, più diretta e meno mediata dai vertici e dalle gerarchie dei partiti. Per questo sono assertore del sistema tedesco, pur se adattabile alle esigenze italiane: con eventuali "contaminazioni", come l’introduzione dei collegi spagnoli (collegi, cioè, di minore ampiezza rispetto a quelli istituiti prima dell’ultima riforma).

L’unica alternativa possibile alla mancata reintroduzione di un sistema preferenziale è l’istituzione formale, all’interno della nuova legge, delle "Primarie": un modo che possa efficacemente dar voce ai cittadini circa l’elezione di coloro chiamati a rappresentarli e dei loro programmi 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Gennaio 2008
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