Squilla il telefono e sventa la rapina

Tre rapinatori, tra cui un varesino, sono stati arrestati dai Carabinieri di Legnano mentre stavano saccheggiando una banca del milanese

Il telefono squilla e sventa la rapina. È successo ieri, venerdì 11 gennaio, in una filiale “Intesa San Paolo” della frazione Bienate di Magnago in provincia di Milano. Nella banca, attorno alle 16, si sono introdotti tre rapinatori – tra cui un varesino – camuffati con parrucche, sciarpe e berretto che, taglierino alla mano, hanno minacciato il vice direttore dell’istituto e altri due impiegati. I malviventi, tre italiani pregiudicati, erano intenti a farsi consegnare il denaro custodito nelle casse quando il telefono è squillato rompendo la "routine" della rapina. I rapinatori, per non destare sospetti hanno intimato al responsabile di rispondere senza far trapelare notizie su quanto stava accadendo. Mantenere la voce ferma in una situazione del genere non è stato però facile per l’uomo che ha trasmesso al suo interlocutore, il direttore di un’altra filiale, il suo stato di agitazione. Insospettito dal tono e dalle risposte evasive del collega il direttore ha subito contattato la centrale operativa dei Carabinieri di Legnano segnalando agli agenti la stranezza di quella comunicazione. Meno di due minuti dopo una pattuglia della Stazione di Castano Primo (MI) era già sul posto, constatando la presenza dei tre malviventi chiusi all’interno della filiale assieme a tre dipendenti e ad una cliente.

Alla vista dei militari all’esterno della banca e raccolto un bottino di 2.500 euro i ladri si sono recati sul retro della banca nella speranza di trovare un’uscita secondaria ma il tentativo di fuga è stato vano. Approfittando di questo attimo di assenza dei malviventi i dipendenti hanno aperto la porta antipanico verso l’esterno. I rapinatori sentendosi alle strette e vedendo i carabinieri con le armi in pugno all’ingresso della filiale, hanno deposto i taglierini e di scatto hanno afferrato una cliente facendosi scudo con il suo corpo e urlando ai militari di non essere armati.

Ormai in trappola gli uomini hanno lasciato andare l’ostaggio, sono stati bloccati ed ammanettati dai militari e, privati degli oggetti utilizzati per il camuffamento, sono stati identificati.

Si tratta di: G.P., 56enne residente nel Varesotto, pluripregiudicato, cuoco in un ristorante di Olgiate Olona (VA) di proprietà della moglie fino a cinque mesi fa, quando si era dato alla macchia perché ricercato da un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Milano per una rapina a mano armata in Banca consumata in Lurago d’Erba (CO) il 12 febbraio 1999;

G.D.F., 45enne pugliese ma da anni residente in provincia di Sondrio, pluripregiudicato, nullafacente, anch’egli resosi irreperibile a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei suoi confronti dal Tribunale di Busto Arsizio (VA) per una rapina all’ufficio postale di Busto Arsizio commessa il 23 marzo 2007;

F.C., 32enne residente nel pavese, pluripregiudicato, nullafacente, uscito di prigione per l’indulto con la sospensione condizionata della pena, resosi irreperibile dal luglio dello scorso anno a seguito di un’ordinanza di ripristino della detenzione in carcere emessa nei suoi confronti dal Tribunale di Sorveglianza di Pavia.

Il bottino frutto della rapina, circa 2.500 euro, è stato restituito al personale della Banca, mentre i tre individui sono stati arrestati per rapina aggravata in flagranza in concorso e furto di un’autovettura. Il mezzo, che sarebbe servito ai tre per darsi alla fuga subito dopo il colpo, è stato trovato dai Carabinieri nei pressi della Banca e risultato rubato l’8 gennaio scorso ad Olgiate Olona (VA).

Dopo gli accertamenti di rito i tre sono stati associati alla casa circondariale di Milano “San Vittore”, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Pubblicato il 12 Gennaio 2008
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