Transessualità tra spettacolo, paure e pregiudizi

I commenti dei lettori, De Andrè e molti siti affrontano la questione salita alla ribalta grazie al reality del Grande Fratello e alla presenza della gallaratese Silvia Burgio

"Sono la pecora sono la vacca
che agli animali si vuol giocare
sono la femmina camicia aperta
piccole tette da succhiare".

Attacca così Fabrizio De Andrè raccontando la storia di Fernanda, Princesa, a lungo la più popolare transessuale. Il cantautore, sempre ironico, trasgressivo era rimasto stregato dal libro uscito qualche tempo prima edito da Sensibili alle foglie. Sulla vita del trans brasiliano è stato poi girato anche un film.
L’arrivo della gallaratese Silvia al Grande Fratello riporta alla ribalta un tema delicato e difficile da trattare. Lo si avverte anche dai commenti arrivati dai lettori.
Nicole, una trans milanese scrive stamattina a Varesenews rispondendo a tanti che esprimono giudizi duri "tutti dovrebbero immaginare di svegliarsi la mattina e vedere queste donne: con la barba ed un corpo maschile ma con la stessa testa, e uomini con le "tette" e un corpo femminile ma con la stessa testa…e che la loro vita porta questa dissonanza… "
Come spesso accade, il diverso, il non conosciuto genera paure prima ancora che riflessioni, genera confusione e questa anima pregiudizi.
"Ogni anno nel mondo vengono uccise decine di persone transessuali e transgender, – scrive Vanessa Mazza nel suo blog, (sopra la testata del sito) – se vuoi combattere l’odio per la diversità, la paura di ciò che non si conosce o di ciò su cui regna incontrastato il pregiudizio, alimentato da culture sessuofobiche e patriarcali, se credi che sia possibile far nascere una coscienza diversa in cui possano crescere le nuove generazioni che si riconosceranno e si rispetteranno nelle loro multiformi diversità; una coscienza che non volti lo sguardo ma che si indigni e combatta per fare evolvere il senso di dignità, eguaglianza e giustizia".
Un mondo che ha deciso di uscire allo scoperto, con la propria faccia, la propria identità, la propria storia. Che rivendica il diritto di vivere senza dover dimostrare niente altro. Questo però richiede un passaggio fondamentale: quello della conoscenza.
"Le condizioni transgender, transessuale, intersessuata, – si legge su Crisalide, dell’omonima associazione, uno dei siti con maggiori contenuti, –   sono realtà umane dignitose e meritevoli di rispetto ed essendo state storicamente presenti nelle culture anche più antiche e di ogni latitudine.
Sulla rete stanno crescendo ogni giorno siti, blog, forum in cui trovare informazioni e conoscere storie che non sono affatto legati alla pornografia o alla prostituzione.
Sempre Vanessa Mazza scrive che il suo "blog ovviamente non è dedicato ai transessuali che si nascondono, per me l’ipocrisia è vergognosa quanto l’ignoranza della gente, al pari della guerra e della fame nel mondo. Ci sono tanti modi per pronunciare la parola transessuale: finalmente posso racontarvi di noi in prima persona, senza limiti, con molti pregi e difetti, per dimostrarvi che l’ambiguità non ha il sapore del vizio e del peccato".
La transessualità trova un abbondante spazio anche su Wikipedia. Da queste pagine si può avviare una ricerca molto approfondita che permette di iniziare a conoscere questa realtà.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Gennaio 2008
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