«Una nostra mozione non viene discussa da un anno e mezzo»

Provocatoria proposta da parte del Carroccio che chiederà all’amministrazione di «far tornare alla realtà i tempi della politica cittadina»: “tabella di marcia oraria” per il consiglio comunale

Mozioni ferme mesi, senza essere discusse e continuamente rinviate: «Una nostra mozione è ferma da ottobre del 2006» denuncia la Lega Nord. Accade al consiglio comunale di Saronno. Per questo i consiglieri leghisti, presenteranno una mozione provocatoria al prossimo consiglio per «far tornare alla realtà i tempi della politica cittadina».
Gli stessi rappresentanti del Carroccio avevano già chiesto mesi fa che le mozioni venissero discusse il prima possibile, ma poi l’incendio di Palazzo Visconti e i conseguenti consigli comunali che sarebbero dovuti essere dedicati alla discussione di mozioni e interpellanze, ha fatto sì che il punto continuasse a slittare. Infatti, il regolamento del consiglio comunale, per limitare le sedute fiume che caratterizzavano Saronno, fino anche alle quattro del mattino, prevede che una volta arrivata la mezzanotte si finisca di discutere, o approvare, il punto in questione, e tutto viene rinviato alla successiva seduta. Con precedenza all’ordinaria amministrazione.

«In nessun Comune esiste una situazione come quella saronnese – spiega Angelo Veronesi, segretario cittadino della Lega Nord -. Altrove c’è il rispetto del Consiglio Comunale, che non viene convocato solo per discutere di argomenti riguardanti l’Amministrazione. La Legge impone che alle interrogazioni si debba rispondere entro 30 giorni, contrariamente a quanto succede sempre a Saronno, dove si possono aspettare anche 6 mesi. Le giornate saronnesi dovrebbero essere quindi allungate fino alla soglia di 144 ore per salvarci dall’illegalità».

Provocatoria la proposta del Carroccio: «Nel prossimo Consiglio Comunale la Lega chiederà di riportare le lancette dell’orologio consigliare all’ora della democrazia – prosegue Veronesi -. Due mozioni chiederanno di normalizzare la vita politica cittadina. Nella prima i consiglieri leghisti chiederanno di riservare degli spazi per le affissioni dei gruppi consiliari. Oggi la città è infestata da volantini e manifesti di ogni genere al limite della legalità. Vorremmo che si ritrovasse un po’ più di ordine e serietà, in modo da rendere un servizio alla cittadinanza. Una maggiore e più ordinata informazione può generare una migliore partecipazione dei nostri concittadini, consolidando quindi sia il senso civico, sia la responsabilità per la propria comunità locale. Nella seconda invece chiederemo che i Consigli Comunali vengano ordinati secondo una tabella oraria prestabilita, in modo che non si discutano solo i punti all’ordine del giorno dell’Amministrazione, ma anche le interrogazioni e le mozioni».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Gennaio 2008
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