La comunità del Bangladesh chiede diritti e protezione

Manifestazione in piazza della nutrita comunità: bandiere e cori per ricordare le 3300 vittime e i 2 milioni di senza tetto provocati dal ciclone Sidr

La nutrita comunità del Bangladesh residente a Varese si è ritrovata in piazza oggi, sabato 1 marzo: una manifestazione partita da piazza Monte Grappa e terminata sotto la prefettura a Villa Recalcati in solidarietà dei connazionali colpiti dal ciclone Sidr, che tre mesi fa ha colpito il Paese facendo 3300 morti e due milioni di senza tetto. Bandiere verdi e cori hanno risuonato sotto lo stretto controllo delle forze dell’ordine. In 200 circa hanno partecipato anche per chiedere che la Prefettura di Varese segua l’esempio di altre prefetture italiane, Roma e Milano su tutte, che hanno attivato una serie di garanzie per i cittadini del Bangladesh, soprattutto quella di non essere espulsi dall’Italia in una situazione di crisi come quella in corso, con tantissima gente che si ritrova senza più una casa e senza parenti nel Paese di origine. Al termine della manifestazione una delegazione di tre persone è stata ascoltata dal Prefetto di Varese Roberto Aragno. Tra loro Amani Jacques, della Cgil: «È stato un incontro positivo, abbiamo spiegato quali sono le esigenze di queste persone e quali i loro bisogni – spiega il sindacalista -. Il Prefetto ci ha ascoltato e ha promesso che si confronterà con i suoi colleghi che hanno già attivato le misure di protezione. In sostanza, come già avvenuto in occasione della tragedia dello tsunami, la comunità bengalese chiede che siano bloccate le espulsioni e che i cittadini irregolari siano inseriti nei progetti di protezione internazionale proprio per evitare l’espulsione dall’Italia. Oggi i 2000 cittadini del Bangladesh residenti in provincia di Varese, 500 dei quali senza permesso di soggiorno, devono andare a Roma o Milano per avere i documenti necessari per la richiesta di protezione. Chiediamo che anche Varese si adegui. Inoltre abbiamo chiesto che il Prefetto si faccia promotore di un allargamento della quota flussi pevista per il 2008: oggi è molto bassa, l’emergenza in Bangladesh potrebbe portare ad un aumento significativo delle richieste. Siamo ottimisti, dalla Prefettura ci hanno dato rassicurazioni, speriamo bene».   

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Marzo 2008
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