Pdci: “ATO e Gestione dell’acqua, siamo gli ultimi in Italia”
Il partito dei comunisti italiani denuncia l'immobilismo della Provincia di Varese e chiede di cambiare
Riceviamo e pubblichiamo
Una gestione del servizio idrico per ambiti territoriali ottimali è assolutamente indispensabile ed è prescritta da una legge dello Stato in coerenza con la normativa europea, che risale al 1994.Tutte le Province della Lombardia e gran parte dell’Italia hanno provveduto ad applicare la legge.
Non Varese. Le responsabilità sono tutte degli amministratori della Provincia in tutti questi anni.
Dicevano di essere uniti per pragmatismo, di essere efficienti: non è così, la realtà dimostra il contrario.
Questa vicenda segna il fallimento del pragmatismo che ha messo insieme Lega e Destre. Altro che efficienza e difesa del territorio. Come per Malpensa, così per la gestione dei servizi pubblici, chi governa qui da noi vuole trainare interessi particolari contro quelli della popolazione.
Rendere operativo l’ATO e il sistema consortile vuol dire invece operare per garantire il servizio idrico a tutti i cittadini, dal prelievo da sorgenti e pozzi, all’erogazione e alla depurazione e a prezzi ragionevoli. Il presupposto è che l’acqua è un bene pubblico , prezioso e sempre più limitato , non una merce da cui trarre potere e far profitti economici.
Questa verità, seppure affermata dalla legge , suona stonata per i nostri amministratori che finora si sono limitati a creare scatole vuote.
Come elemento inquetante si inserisce la legge 18 del 2006: la Regione Lombardia impone di appaltare il servizio di erogazione a società private. Il Governo di Centrosinistra ha giustamente bloccato l’iter della legge investendo la Corte Costituzionale e numerosi Comuni lombardi hanno presentato proposte di modifica con apposito referendum, che garantiscano l’unicità della gestione del servizio idrico e impediscano il malaffare.
Non è accettabile il principio dell’obbligatoria privatizzazione: è illegittimo e per di più non conveniente perché si verrebbe a costituire un monopolio privato che avrebbe, per usare il linguaggio in voga nei “palazzi” varesini e lombardi, la “mission” di assicurarsi guadagni garantiti, senza alcun rischio e di fatto esautorando la responsabilità dei poteri pubblici.
La Federazione provinciale dei Comunisti Italiani denuncia la grave paralisi amministrativa della Provincia; esprime il pieno sostegno agli amministratori comunali che fanno opposizione alla politica della Lega e della Destra.
Nel Comune di Varese evidenziamo il ruolo positivo assunto dal Consigliere Pdci – Per la sinistra Pitarresi a difesa degli interessi di cittadini e lavoratori. Sostieniamo l’azione del Consigliere provinciale Giampaolo Livetti, che rappresenta la Sinistra, affinché la Provincia assuma sul serio le proprie responsabilità e il ruolo di coordinamento per costruire il consorzio ATO per la gestione integrata del servizio idrico.
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