Cara Lindt ti scrivo: “Largo Edoardo Bulgheroni 1…”

Da una settimana il nuovo indirizzo è diventato ufficiale

La fabbrica di cioccolato più famosa della città (e tra le più famose del mondo) ha cambiato indirizzo da qualche giorno. La Lindt della famiglia Bulgheroni, rimane fisicamente a Induno Olona, ma se dovete spedire una lettera o un pacco in azienda, dovrete cancellare dall’indirizzario via Buccari 33, e scrivere largo Edoardo Bulgheroni 1. L’inaugurazione della targa toponomastica era già stata fatta nel novembre del 2007, ma l’indirizzo è diventato ufficiale solo in questi giorni. Una iniziativa simbolica con due obiettivi: tradizione familiare industriale e legame con il territorio.

D’altronde, la famiglia Bulgheroni viene ricordata dai varesini per almeno due cose dolci: il cioccolato, e  il decimo scudetto (quello della stella) dei Roosters Varese, ultima grande affermazione sportiva, nel 1999, di questa città. E il padre dell’industriale Antonio Bulgheroni, Edoardo, fu sì l’artefice del grande successo della fabbrica del cioccolato fondata dal padre negli anni Venti, ma viene anche ricordato come presidente della grande Pallacanestro Ignis dell’era Borghi. Tra i suoi successi: il secondo scudetto della squadra e la coppa intercontinentale a Madrid.

Tutto iniziò con l’idea di produrre confetti, caramelle e affini. Poi, nel 1947 Edoardo Bulgheroni stipulò un contratto di licenza per la fabbricazione e vendita del cioccolato sul territorio italiano con una delle più prestigiose aziende di cioccolato, la Lindt & Sprüngli di Zurigo. Nel 1972, Edoardo Bulgheroni, che all’epoca aveva 64 anni, cedette la carica di amministratore delegato al figlio Antonio, pur rimanendo alla guida dell’azienda.
Il nuovo stabilimento, quello da cui esce tutti i giorni un gran profumo di cioccolato,  fu inaugurato nel 1984 e nel 1993 Bulgheroni risolse con una nuova strategia il problema di dare solidità e prospettive di mercato alla sua azienda: nacque la “Holding International Lindt & Sprüngli”: la maggioranza della ditta venne acquisita dalla casa madre svizzera e, tramite un concambio di azioni, Antonio Bulgheroni divenne uno dei maggiori azionisti, entrando a far parte del cda, e conservando le qualifiche di presidente e amministratore delegato di Lindt Italia, carica quest’ultima che ceduta nel 2006  al manager svizzero, Stefan Hans Jost. Che tra l’altro presenziò in novembre, a Induno, all’inaugurazione della nuova targa (nella foto).  

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Giugno 2008
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