Cresce il mercato dell’usato, moda o risparmio?

Scarpe, libri e vestiti ma anche mobili ed elettrodomestici. In Lombardia sono aumentati i punti vendita di prodotti di seconda mano

Non sarà nelle vetrine dello shopping alla Sex and the City eppure piace. L’usato, in Lombardia, sembra essere tornato di moda. È quanto dimostrano i dati presentati dalla Camera di commercio di Milano a seguito di un’indagine condotta sul mercato dei prodotti di seconda mano.
Vestiti, libri, scarpe ma anche elettrodomestici e mobili. I punti vendita dell’usato nella nostra regione raccolgono e vendono di tutto e dal 2004 al 2008 sono aumentati del 37,4 per cento con 459 imprese attive che rappresentano il 13,3 per cento del totale italiano. Milano è il posto migliore dove sbizzarrirsi tra gli scaffali (più della metà delle imprese ha sede nel capoluogo lombardo)
seguita da Brescia e Bergamo. Il settore che va per la maggiore è quello del mobile: quello antico è usato occupa il 54 per cento delle imprese del settore e ha registrato l’aumento più elevat, + 136 per cento di crescita in soli quattro anni.

Le imprese che vendono oggetti e vestiti usati sono il 23 per cento mentre il 6 per cento quelle che scambiano libri.

Lecco è la provincia specializzata nel settore del mobile antico e usato ( 85,7% del totale provinciale), Lodi invece in oggetti e vestiti usati ( 40% del totale), mentre Bergamo in libri 11,4%).

Le province che hanno registrato la crescita maggiore nel settore dell’usato sono Pavia (+76,9% di crescita in quattro anni), Como (+71,4%) e Mantova (+63,6%). Buone anche le crescite di Milano  (+37,3%), Brescia (+37%) e Bergamo (+59,1%).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Agosto 2008
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