È scomparso il “prof” Lorenzo Morcelli

Si svolgeranno lunedì i funerali dell’ex direttore de “La Prealpina del lunedì” ed ex preside della scuola media Vidoletti di Masnago

E’ in fortissimo ribasso la nobiltà come soggetto sociale e storico, lo  è in Italia e all’estero  per l’abbondanza  di teste coronate e principi campioni di  ignoranza e  di inaccettabile maleducazione. Per fortuna ancora ci si inchina  con grande rispetto   davanti a donne e uomini davvero  nobili  per il loro servizio alla comunità.

E  Lorenzo Morcelli, scomparso  a  88  anni e del quale lunedì a Malnate ci saranno i funerali,  sarà ricordato come  nobile  educatore e generoso  dispensatore  di cultura ai suoi allievi, alle  loro famiglie e  anche al vasto pubblico che per lunghi anni lo ha seguito come direttore della “Prealpina del lunedì”.

Il professor Morcelli  era molto conosciuto a Varese dove per circa tre lustri era stato preside della scuola media Vidoletti di Masnago, tuttavia  l’ultima generazione dei varesini  non l’ha conosciuto né come docente né come giornalista:  tra questi giovani ci sono non pochi miei colleghi  ai quali credo sia  utile ricordare il bel personaggio, l’ottimo  direttore  che è stato il caro  “ prof ”.

Lorenzo Morcelli quando venne chiamato a sostituire  Peppino Meazza, un grande  vecchio cronista, alla direzione della “Prealpina del Lunedì”, non  aveva una storia di lavoro in redazione e  intelligentemente   si affidò a chi il mestiere lo conosceva  per dedicarsi  a proporre idee e riflessioni, alla promozione dei valori cristiani e all’amore e al rispetto per tutti coloro che vivevano le diverse realtà del territorio. Condusse battaglie politiche  nel solo interesse della  gente e fu spesso  convincente perché non alzava mai i toni: conosceva la forza di persuasione  della chiarezza e della competenza autentica, il valore del confronto culturale rispetto  alle fumosità ideologiche. Per questa sua  scelta  ebbe la stima di tutti.

Lorenzo Morcelli il suo sapere immenso lo nascondeva sempre, mai lo giocava   per  poter  prevalere in una polemica,  per dare forza a una sua tesi. Conosceva  i testi ebraici alla perfezione, leggeva e traduceva  l’aramaico e il sanscrito, ha scritto su S, Agostino con la passione del dotto e al tempo stesso del divulgatore. Un uomo di cultura che però non fu insensibile al fascino della prima linea del giornalismo, la cronaca. Per questo motivo  stette sempre al fianco dei suoi redattori e ne seppe valorizzare molti. La sua eredità venne raccolta da Giorgio Minazzi che avrebbe portato il giornale a una diffusione record nel solco di quella misura  e quella umana disponibilità che Lorenzo Morcelli  proponeva  tenacemente.

Salutando il “ prof” e  ringraziandolo per  il nobile esempio che è stato per la nostra categoria,  si dovrebbe riflettere sulla condizione  odierna dei giornalisti, sulla loro  autonomia che appare in declino. Forse   si vive di corsa  e non si recupera spazio  per la cultura. Forse siamo meno nobili nel nostro servizio alla gente come lo era Lorenzo Morcelli.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Agosto 2008
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