Ginanni, un talento giovane vince a Carnago
Primo successo tra i professionisti per il toscano della Diquigiovanni-Androni che conclude a braccia alzate davanti a Montaguti e Pfannenberger
Al quarto tentativo, i corridori italiani sono riusciti a sfatare il “tabù Carnago”. La gara del Seprio che, da quando è aperta ai professionisti, era sempre stata appannaggio degli stranieri oggi ha finalmente vincere un azzurro, e uno di quelli che in futuro farà parlare di sé.
Francesco Ginanni, toscano della provincia di Pistoia, 23 anni ancora da compiere, è giunto sul traguardo del Gran Premio Industria Commercio e Artigianato a braccia alzate al termine di uno sprint nel quale poco hanno potuto i due compagni nell’azione decisiva, l’altro giovane italiano Montaguti (Lpr) e il campione nazionale d’Austria Pfannenberger (Barloworld). Una bella azione quella del terzetto che ha concluso un “Carnago” davvero interessante e ben interpretato dal gruppo nonostante il caldo afoso. Tanti gli scatti e le azioni, sia individuali sia in gruppetto che hanno caratterizzato i quasi duecento chilometri snodati sul sempre valido circuito del Seprio.
In primo piano, per tutto il giorno, si sono visti anche alcuni dei nomi più importanti del plotone: da Eddy Ratti, già primo in una Tre Valli, a Paolini pilotato a un certo punto da Andriotto, fino ai vari Augustyn (ancora in “forma Tour”), Mori, Rubiano Chavez, tutti inseriti in qualche fuga.
I primi undici giri del tracciato però, alla lunga, sono serviti solo a selezionare il gruppo di undici corridori che si è disputato la vittoria finale, invano inseguiti dai due enfant du pays Bailetti e Callegarin.
Sul primo Gpm dell’ultimo giro è arrivato un tentativo di Marcato, poi ci ha provato Ratti, infine Ginanni. Il toscano della Diquigiovanni-Androni se n’è andato con Pfannenberger, poi Montaguti si è accodato e l’accordo a tre ha tenuto fino all’arrivo. Proprio Montaguti ha cercato l’anticipo partendo ai 500 metri ma Ginanni, freddo e potente, ha contrattaccato sullo strappetto finale che immette sul rettilineo di via Castiglioni, arrivando a braccia alzate.
«L’anno scorso mi andò tutto bene fino al Mondiale che disputai tra gli under 23: una giornata nera» racconta Ginanni sotto lo sguardo attento del suo manager, l’istrionico Gianni Savio che a dieci anni di distanza da Mondini torna a vincere a Carnago e che brinda alla quindicesima vittoria stagionale. «Quest’anno ho pagato lo scotto del salto di categoria, ma oggi è girato tutto per il verso giusto e così ho conquistato il mio primo traguardo da professionista».
Ginanni ha nel cuore, e nel cassetto dei sogni, la Milano-Sanremo, la classica di primavera che misura circa 300 chilometri. «Ma non mi fanno paura le distanze – assicura – piuttosto gli avversari. A questo livello i ritmi sono tremendi, le salite si percorrono a tutta velocità: è dura, ma sono qui per imparare».
E di questo passo, Francesco imparerà velocemente a rubare il mestiere a quelli più esperti di lui.
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G.P. Industria Commercio e Artigianato Carnaghese – 196,8 km.
Ordine d’arrivo. 1) Francesco Ginanni (Ita – Diquigiovanni-Androni) in 4h57’06”; 2) Montaguti (Ita – Lpr) a 2”; 3) Pfannenberger (Aut – Barloworld) a 5”; 4) Fischer (Bra – Liquigas) a 16”; 5) Paolini (Ita – Acqua&Sapone) s.t.
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