Google impazzisce per le elezioni
Riconoscimento vocale e massaggi ai blogger: il motore di ricerca approfitterà della convention democratica per presentare nuove tecnologie, e ribadire la potenza dei suoi utenti
Sistemi di riconoscimento vocale, mappe per localizzare gli incontri e piattaforme video dedicate. Se in Italia ci stupiamo nel vedere il blog di un politico o il suo avatar in Second Life, negli Stati Uniti le elezioni sono già a livelli ancora più avanzati. Google, il popolare motore di ricerca (ma ormai è riduttivo chiamarlo così) ha scelto proprio le elezioni per sfoggiare nuove tecnologie ed iniziative davvero innovative.
La prima, che ha fatto impallidire i concorrenti nei giorni scorsi, è l’integrazione di un sistema di riconoscimento vocale in YouTube. Stiamo guardando un comizio di Obama troppo lungo, ma vogliamo ascoltare il pensiero del candidato sulla sanità? Basterà digitiare "health" e YouTube visualizzerà immediatamente nella barra di progressione tutti i punti in cui si è parlato del tema per noi importante: basterà cliccarli per passare a quella fase del discorso. In un futuro non troppo lontano questo sistema potrà essere integrato in tutti i video che caricheremo, al momento possiamo provarlo in via sperimentale solo per i video dei candidati alle elezioni, attraverso il sistema iGoogle.
Il riconoscimento vocale è la punta dell’iceberg elettorale della grande G. Attraverso la sua piattaforma per blogger, Blogger.com, Google ha fatto anche un investimento forse mento tecnologico, ma ancor più curioso: porterà 500 blogger alla convention democratica del 25 agosto di Denver, ospitandoli nella "Grande Tenda". In questa struttura, alla modica cifra di 100$, gli ospiti potranno caricare video, scrivere post, inviare messaggi via Twitter e così via. Non solo: saranno coccolati con buffet e potranno persino godersi un massaggio. In pratica la convention sarà senza dubbio l’evento più seguito dal web ma, assicurano dal quartier generale, un trattamento identico sarà riservato anche alla convention repubblicana.
Oltre ai blogger, Google porterà alle convention anche i vincitori di un concorso YouTube nel quale, attraverso una pagina speciale, tutti sono chiamati a spiegare perchè voteranno democratico o repubblicano.
Nei prossimi giorni, quindi, sarà riversato sul web un quantitativo di materiale enorme, che il motore di ricerca gestirà al meglio con una pagina ad hoc, dalla quale è possibile accedere a tutti i materiali prodotti da candidati (notizie divise per stato, video, post, citazioni), ai feed RSS dei siti specializzati in politica e ad un sistema complesso di mappe. Attraverso Google Maps, infatti, è possibile visualizzare i risultati delle primarie, i centri di raccolta fondi sparsi sul territorio, i messaggi Twitter pubblicati in tempo reale dai cittadini e gli itinerari dei candidati.
Uno sforzo non solo tecnologico, ma anche economico discretamente considerevole. Secondo Google, però, l’occasione è davvero ghiotta: "Per noi è un’opportunità unica", ha dichiarato al Wall Street Journal il responsabile comunicazione Robert Boorstin, "Non troveremo così tanta gente in un unico posto per almeno quattro anni". Sarà interessante vedere se, dopo l’esperimento negli Stati Uniti, Google sarà capace di esportare queste tecnologie anche in altri paesi. Magari anche per le elezioni italiane.
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