“La Sconfitta”: Moretti ragazzino racconta la sinistra (anche) di oggi

Al festival del film svizzero un corto del 1973 racconta le contraddizioni di oggi. 30 anni prima del Caimano

Ha 35 anni, è realizzato da un diciannovenne in superotto, cioè con uno dei mezzi cinematografici più rozzi a disposizione dei dilettanti del cinema, ma potrebbe essere proiettato anche ora senza alcuna difficoltà di comprensione.

"La Sconfitta", il corto politico di Nanni Moretti ragazzino, (a lato in una immagine di quell’anno, nel suo primo lungometraggio "Io sono un autarchico") racconta con mix di audio e immagini contraddizioni e vere vittorie degli anni ’70: quel decennio che tutti ricordano come dominato dalle manifestazioni di piazza e dalla coscienza politica, ma la cui eredità vera sono invece i quiz di Mike Bongiorno e la nascente evoluzione della pubblicità, l’arrivo dell’italiano calcistico e il "silenzio della ragione".
 
Il racconto per immagini segue l’esile filo della storia di Luciano, invitato alla attività extraparlamentare e "convinto" per mancanza di stimoli a ritirarsi alla vita borghese, o meglio ad esprimere le sue passioni vere, cioè ritrarre – più che viverla – la Storia: anche in questo corto, dove i quiz di Rischiatutto sull’erba cipollina e tutto il calcio minuto per minuto convivono con la manifestazione della Fiom, e la pubblicità dei primi cartelloni passa sopra alla protesta di piazza.

La Sconfitta, realizzata durante la lavorazione dell’altro più noto corto "Patè de Bourgeois", ha fatto parte del blocco di corti "rari" inserito nella retrospettiva Nanni Moretti di Locarno: prima proiezione il 12 agosto, seconda proiezione il 15.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Agosto 2008
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