Legambiente promuove il lago Maggiore

Solo Laveno, Verbania e Dormelletto non passano l'esame dei tecnici ambientalisti che hanno monitorato le acque, ultima tappa di un viaggio per ilaghi d'Italia

Una stelletta di qualità ad Angera, Ispra, Castelveccana, Pino, Maccagno, Brezzo di Bedero. Ma anche a Cannobbio, Oggebbio, Verbania, Stresa , Lesa, Belgirate, Meina, Arona e Baveno.
Due stellette "inquinate"  a Laveno , Verbania e Dormelletto, Luino.

È tutto sommato positivo il giudizio della Goletta dei Laghi di Legambiente che ha monitorato le acque del Maggiore: solo il 14% dei campionamenti effettuati ha evidenziato casi di inquinamento di origine fecale.

I dati delle ultime rilevazioni effettuate dai tecnici dell’associazione ambientalista, che ha verificato lo stato di salute di alcuni specchi d’acqua italiani ( tra cui il Ceresio e quello di Varese che sono stati rimandati) sono state presentate a Milano, a chiusura della campagna di monitoraggio 2008.
«Nel trarre un bilancio sui laghi lombardi – ha dichiarato Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia – il dato del 43% dei campioni analizzati fuori norma dice che, anche se a fronte di un lento miglioramento della balneabilità soprattutto per il Garda e il Maggiore, siamo ancora in ritardo nell’attuare i doverosi investimenti in opere di depurazione, come dimostra la preoccupante situazione riscontrata sul lago di Como. Estremamente critiche invece le condizioni legate ai bacini minori, come il Lago di Varese, l’Idro, i laghi di Mantova, che richiedono mirate azioni di risanamento per conseguire gli obiettivi di qualità imposti dalle direttive comunitarie sullo stato ecologico delle acque entro la scadenza perentoria del 2016».

«È  nel complesso favorevole l’analisi delle acque di balneazione piemontesi nel lago Maggiore – ha detto Vanda Bonardo, presidente di LegambientePiemonte – Non dimentichiamo, però, che il vero male giace sui fondali di questo lago, vittima per anni di sversamenti incontrollati di sostanze chimiche emetalli pesanti altamente tossici, come il Ddt e il mercurio, da parte dell’area industriale di PieveVergonte. Ancora oggi in questo sito esiste l’impianto cloro-soda che utilizza la tecnologia obsoleta al mercurio che per decenni ha inquinato il Maggiore attraverso il fiume Toce. E’ urgente la riconversionedell’impianto, la bonifica dell’area industriale e il risanamento ambientale delle zone inquinate, compresoil fondo del lago».

Allarmante inoltre il dato emerso dalle analisi della Goletta dei Laghi alle foci dei fiumi che si riversano nei nostri specchi d’acqua, risultate inquinate nell’83% dei casi, di cui il 50% gravemente oltre i limiti, come a Luino dove è risultato altamente inquinata la foce del fiume Luina

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Agosto 2008
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