Piazzale Kennedy, a fine mese partono i lavori
Lo snodo sarà finalmente risistemato con una doppia rotatoria
Rivoluzione viabilistica finalmente in vista per Piazzale Kennedy. Lo snodo posto lungo viale Boccaccio, su cui confluiscono anche viale Gabardi e via Bernardino da Busto, oggi regolato da un semaforo a tre tempi, sarà sistemato con due ampie rotonde per fluidificare il traffico. Già due anni fa la Giunta comunale aveva approvato il progetto esecutivo per la sistemazione dello snodo: i lavori partiranno a fine agosto, spiega l’assessore ai lvori pubblici Franco Girola.
«I tempi non devono meravigliare» mette le mani avanti l’assessore, «sono quelli delle pubbliche amministrazioni, purtroppo – fra l’approvazione di un progetto e la sua realizzazione possono passare anche due anni». La spesa si aggira sul mezzo milione di euro o poco meno, in buona parte coperta dalla Regione Lombardia: «Il contributo regionale è meno di quanto volessimo (originariamente era previsto un 50% ndr), ma comunque è sostanzioso» aggiunge Girola. Anche i tempi dell’intervento non saranno rapidissimi, data la complessità dei lavori. «Ci saranno sei fasi distinte, perchè dovremo mantenere la transitabilità in sicurezza dello snodo e contemporaneamente permettere lo svolgimento dei lavori» prosegue l’assessore. «Nella prima metà di settembre andremo ad incontrare i cittadini del rione per spiegare la tempistica e le modalità dell’intervento». All’interno di questo vi sarà anche la messa in opera di sbarramenti mobili sulla via Lapo Gianni, spesso percorsa da automobilisti che voliono evitare l’interminabile semaforo a tre tempi in fondo a Viale Gabardi. «Se poi dopo aver realizzato le rotonde constateremo che ancora si percorre quella via, in quel caso si provvederà a chiuderne l’accesso su quel lato».
Un intervento tempestivo sull’area di piazzale Kennedy assume importanza anche per il collegamento della zona industriale di Sacconago, trovandosi sul tracciato predisposto per l’accesso dei mezzi pesanti provenienti dall’uscita dell’Autolaghi di Castellanza. Con l’apertura nel prossimo inverno dello scalo intermodale potrebbe infatti intensificarsi il traffico, diretto verso l’accesso meridionale dalla via per Bienate. Come si vede, ogni intervento "si tiene" in un sistema integrato: e un piano urbano del traffico, forse in dirittura d’arrivo dopo undici anni, si rende più necessario che mai.
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