Polizia Locale, la vertenza non è ancora chiusa

In una lettera all'amministrazione si fanno presente le richieste degli appartenenti al corpo: aumenti, ma non solo

Con l’estate arrivano le ferie anche per il personale del Comune di Busto Arsizio, ma i "soliti" problemi restano. Lo ricordano in una lettera inviata all’amministrazione lo scorso 31 luglio gli agenti di Polizia Locale: in 53 su 56 hanno firmato il documento. Quasi inutile ricordare che a ferie chiuse riemergeranno tutte le altre tematiche in sospeso dell’intero comparto comunale, settore per settore, a partire da quello educazione fino naturalmente alla polizia locale.

"Sono ormai trascorsi più di sei mesi dall’inizio della nostra vertenza" ricordano gli appartenenti al corpo "e, pur riconoscendo che dei passi in avanti sono stati fatti, dobbiamo nostro malgrado rilevare che più punti delle richieste, sostenute tra l’altro da uno sciopero del settore il 12 dicembre 2007, a tutt’oggi sono rimaste lettera morta”.

Il riferimento è al regolamento di Polizia Locale, presentato dalle RSU (rappresentanze sindacali unitarie) "ma non ancora preso in considerazione da parte dell’Amministrazione". La conseguenza è che, come si lamenta ormai cronicamente da molto tempo, quella di trovarsi ad operare senza l’ufficiale di Polizia giudiziaria, in particolare durante il turno serale e il servizio di reperibilità. "Inoltre" rincarano gli estensori della missiva "alcuni colleghi (tre, ndr) assunti da qualche mese hanno giustamente optato per andare in altri Comuni in quanto assunti a tempo indeterminato, con tutte le conseguenze arcinote per la carenza di organico". Un’autentica beffa dopo i pur tardivi sforzi del Comune per adeguare il numero di agenti disponibili alle necessità di una città di ottantamila abitanti. «Siamo sotto organico di una ventina di agenti, non possiamo permetterci di perderne» commenta Fausto Sartorato per il sindacato SdL.

In soldoni, gli agenti chiedono all’amministrazione che tutti i problemi di ci sopra vengano discussi in commissione trattante, "che si intavoli seriamente una discussione per ottenere un ulteriore progressione orizzontale" (leggi: aumento), di rivedere il fondo per la produttività generale, "drasticamente decurtato", rivedendolo e aumentando le risorse decentrate "al fine che tutti possano beneficiarne"; "il riconoscimento del buono pasto come prevede l’art. 13 del CCNL del 9 maggio 2006"; "l’applicazione dell’art. 208 del D.gls 285/1992 (e previsto contrattualmente) in termini di prestazioni assistenziali e previdenziali per gli operatori della Polizia Locale"; la patente di servizio. E ancora: "considerato che il governo precedente e quello attuale hanno stanziato dei fondi appositi inerenti il progetto sicurezza, chiediamo un’indennità di € 200 mensili".

Il personale di Polizia Locale chiede alle RSU "di farsi carico dei problemi evidenziati" e all’amministrazione comunale "di intervenire per risolverli, in caso contrario si dichiarano disponibili ad attuare forme di lotta adeguate".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Agosto 2008
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