Sicurezza, Mucci: «Benefici anche in città grazie alla nuova legge»

Il sindaco e l’assessore alla partita, Paolo Cazzola, commentano la nuova normativa

«L’approvazione da parte del Senato del Decreto Sicurezza è un fatto di grande rilevanza anche per Gallarate. Sebbene, infatti, la situazione in città sia sotto controllo, la nuova Legge voluta dall’esecutivo guidato da Silvio Berlusconi permetterà di tutelare ancora meglio il territorio».  Il sindaco di Gallarate, Nicola Mucci, accoglie con favore la trasformazione in Legge del Decreto Sicurezza e sottolinea come la novità possa determinare positive ripercussioni.

Prosegue il primo cittadino: «L’esempio più immediato con cui mi viene spontaneo supportare il mio convincimento è quello relativo all’inasprimento delle sanzioni per la guida in stato di ebbrezza, comportamento verso il quale la Polizia Locale di Gallarate ha da tempo avviato una notevole azione di controllo, prevenzione e repressione e che, purtroppo, si è dimostrato presente sulle strade cittadine. Di qui si può ampliare lo sguardo, prendendo atto di come potrà essere intensificata la lotta contro alcuni fenomeni che rischiano di mettere a repentaglio la sicurezza o la qualità di vita dei gallaratesi. Penso al sovraffollamento in appartamenti affittati a cittadini extracomunitari e spesso ospitanti stranieri irregolari, ma anche all’accattonaggio, al vandalismo contro beni pubblici e privati, all’abusivismo commerciale. In generale, mi sembra che la nuova legge incoraggi un’ormai indispensabile cambio di mentalità, nell’ottica di una crescente collaborazione fra Polizia Locale, Polizia di Stato e Carabinieri. I Comuni, infine, dovranno fare la loro parte. Innanzitutto agendo sugli ambienti cittadini, così da renderli di per sé più sicuri, e su questo terreno le iniziative dell’Amministrazione non sono mancate. Ricordo, ad esempio, l’impegno profuso per una migliore distribuzione e scorrevolezza del traffico: realizzazione di circonvallazione e tangenzialina sud, nuova viabilità in piazza Risorgimento, riasfaltature e sostituzione di 4.500 lampade per l’illuminazione urbana. Non si possono dimenticare, poi, la stesura annuale di un progetto sicurezza e la destinazione di fondi a rinnovo e manutenzione dei mezzi della Polizia Locale. Infine, ricordo l’attenzione riservata alla videosorveglianza, con la prossima installazione di almeno 40 nuove telecamere, sofisticati occhi tecnologici spalancati sui punti sensibili della città allo scopo di prevenire e punire comportamenti incivili e reati. La nuova legge per la Sicurezza, però, stimola anche a sviluppare e valorizzare sempre di più la professionalità della Polizia Locale e credo che strumenti utili in tal senso possano essere rintracciati in corsi di formazione. Una sfida, nel complesso, che Gallarate è pronta ad affrontare, anche sulla scorta di una sensibilità che l’Amministrazione condivide col Governo Berlusconi, non a caso tempestivamente impegnato sul fronte sicurezza».

«Per quanto riguarda il fenomeno immigrazione – osserva l’assessore Paolo Cazzola – il decreto recentemente trasformato in legge mi sembra fondato sul concetto di “sacra ospitalità” che fu della cultura grecoromana: l’ospite è sacro, ma alla fiducia che si investe nell’accoglienza deve corrispondere il rispetto, da parte dello straniero, verso la casa e le sue regole, pena un inevitabile allontanamento. E’ interessante, poi, il nuovo stimolo offerto per organizzare quel coordinamento tra le forze dell’ordine di cui si parla da decenni e che è sempre rimasto sulla carta. Perché l’obiettivo venga raggiunto, del resto, bisogna che tutti i soggetti coinvolti sappiano mettersi in gioco con generosità e spirito di collaborazione, per esempio condividendo le rispettive conoscenze tecniche, frutto di formazione e addestramento, e le esperienze maturate e affinate sul territorio. Tale circolo virtuoso potrà scattare se si riuscirà a mettere a punto una comunicazione efficace, basata su un lessico e una grammatica condivisi. Sotto questo profilo, la professionalità che ho riscontrato nei primi incontri con Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, oltre che naturalmente con la Polizia Locale, costituisce un’ottima base di partenza. Concordo col sindaco, poi, quando inserisce la questione sicurezza in un quadro più ampio, non limitato ad azioni repressive verso chi commette reati o compie azioni incivili. La sicurezza di un territorio, infatti, passa anche attraverso altro. Penso, ad esempio, all’apporto determinante che può offrire la Protezione Civile, che a Gallarate già compie un ottimo lavoro ma va potenziata. I suoi volontari possono dare molto alla causa, per esempio mettendo a disposizione una preziosa esperienza nel coordinamento delle forze e nelle attività di prevenzione e previsione. Aggiungo che l’esistenza di un assessorato ad hoc è frutto di un’attenzione particolare dell’Amministrazione a questi temi e offre un’opportunità in più proprio per quanto riguarda la comunicazione fra tutti i soggetti sopra citati. Credo, inoltre, che il miglioramento della sicurezza non possa prescindere da un investimento sul futuro, che coinvolge le scuole, e mi sembra che le iniziative del Governo vadano proprio in tale direzione. Penso al ritorno nelle aule italiane dell’educazione civica, ma anche a provvedimenti all’apparenza di basso profilo, come il grembiule alle elementari. Una scelta che potrebbe stimolare negli alunni la consapevolezza di far parte di una comunità. Le misure punitive, infatti, possono poco se la cittadinanza non è innervata dal senso di appartenenza e dal convincimento che il bene pubblico è anche bene personale. Concludo con un’osservazione doverosa: le novità in materia di sicurezza potranno portare benefici anche in città, ma, grazie al lavoro svolto sinora da tutti i soggetti coinvolti nella questione, per Gallarate la meta verso cui rema la legge già si intravede all’orizzonte».

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Pubblicato il 08 Agosto 2008
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